MondoPallone, un anno dopo
Un anno dopo: non siamo invecchiati, siamo cresciuti. Abbiamo messo i primi dentini, potremmo dire; oppure abbiamo mosso i primi passi; o, ancora, abbiamo emesso i nostri primi vagiti nella Rete. Scegliete la metafora che preferite: più vecchi di un anno, siamo ancora in fasce.
In dodici mesi MondoPallone ha visto crescere i suoi numeri: gli articoli scritti, i fan su Facebook (siamo oltre quota 2100), i follower su Twitter, le pagine viste, i contatti, il numero di redattori e collaboratori, e anche gli sport seguiti. E, lo diciamo con la massima sincerità, il riconoscimento più grande ci viene anzitutto dalla messe di autocandidature per entrare in redazione: a gettito continuo, senza sosta, ormai da mesi. Un piacere, un onore e anche una responsabilità.
In un anno siamo cambiati. Lo si vede anche dal modo di vivere la redazione: all’inizio eravamo pochi e volenterosi; ora siamo di più, e a volte facciamo fatica a coordinarci, tanta è la confusione che quaranta voci possono fare, tutte assieme. Ma è anche tanta la creatività che sanno sprigionare, di pari passo con l’impegno. Ed è tanta la soddisfazione di vedere “crescere” professionalmente i nostri ragazzi; una menzione speciale credo che la meriti Gianluca Grasso, che è stato anima e corpo dei primi mesi, e anche grazie a quelli si è guadagnato altri contratti.
Poi ci sono altre soddisfazioni, più difficili da definire: il ritrovarsi assieme, atmosfera decisamente scialla, foto inguardabili (e in ogni caso incommentabili) e aneddoti da tramandare ai nipotini (o forse meglio di no); oppure l’abitudine di salutarci mediante video ironici, dando il meglio e il peggio di noi stessi. Si potrebbe pensare che siano stupidaggini, cose senza senso, ma nessuno mi toglie dalla testa che è proprio un’atmosfera del genere a stimolare articoli come Chi sono Holly e Benji oggi? del nostro Francesco Filippetto (se non lo avete letto quando è uscito, fatelo adesso: è un dovere).
Un sistema che funziona spesso, non sempre e non con tutti; ma, nel nostro piccolo, dà risultati, e spesso coinvolge sempre di più qualche nuovo entrato che, invece di sentirsi spaesato e travolto dal clima, entra in pista si mette subito a ballare. E magari un giorno capirà anche i riferimenti alle storie passate, alle serate in cui la nostra redazione potrebbe chiamarsi “MondoSpammone.it”, a quei momenti che ci cementano come gruppo. Anche nelle sfortune che qualcuno a volte, purtroppo, si trova ad attraversare.
E se un anno fa, un anno esatto, eravamo partiti con «Puff, bing, sguisc»; oggi, un anno dopo, il suono è quello di una locomotiva che va veloce, spedita, verso la meta, la porta, il canestro o quello che preferite. Grazie a tutti — lettori e collaboratori, tecnici e amici — per questo primo anno insieme. Il primo di molti anni, statene certi.