Basket, EuroCup: Orléans Loiret-Dinamo Sassari 88-75

Serata sfortunata per la Dinamo, sconfitta al Palais des Sports di Orléans (Francia), nella seconda giornata del gruppo H dell’EuroCup. A differenza dell’esordio col botto (vittoria su Siviglia), ai sassaresi non riesce il secondo exploit continentale e forse non ci sarà miglior medicina che la concentrazione in vista della sfida di cartello di Varese nel prossimo fine settimana. Difficile commentare un incontro che ha visto la vicecapolista del nostro campionato tirare col 19% da tre, perdendo la bussola in particolare dopo l’intervallo.

UN AVVIO CHE INGANNA. La serata inizia pure bene: il quintetto francese soffre la fluidità della manovra biancoblù, con soprattutto Thornton e Travis Diener veloci e tranquilli nel trovare la via del canestro. Per l’occhio dello spettatore – si trovi esso in Francia o in Italia davanti alla televisione – il canovaccio della gara sembrerebbe premiare gli ospiti, superiori ai ragazzi di Philippe Herve quanto a talento e coesione nella giocata di squadra. Sempre Thornton fa 12-19 al 7′ e Sassari cavalca parecchio il pick&roll e l’incapacità di Orléans negli adattamenti giusti. Chi gioca in casa ha però la voglia di ricucire lo strappo e, causa piccolo parziale a tamponare l’emorragia, alla prima sirena si va sul 22-25. Nel secondo periodo, la cronaca del match descrive la salita in cattedra di Brian Green, classe 1981 di 204 cm bravo dentro e fuori il pitturato: la sua tripla in transizione fa 28-25 e i meccanismi offensivi della Dinamo sono meno oliati del previsto. 43-37 transalpino al 19′ e manovra sempre farraginosa per gli uomini di Sacchetti, al riposo lungo 46-41.

POLVERI BAGNATE. L’inizio della ripresa non potrebbe andare peggio: l’Entente Orléanaise galvanizza il suo pubblico con le giocate giuste, segnando con continuità. Per contro, l’unica rappresentante italiana nella competizione fatica ad attaccare l’area con gli esterni. Dalla penetrazione, Travis e Drake Diener scaricano sempre invece che andare dentro, non la migliore idea in una serata da polveri bagnate. Il pitturato è dunque un campo minato e all’ultima sirena il tabellone recita 69-60. Il quarto quarto sorride, almeno in partenza, a Sassari, con Brian Sacchetti finalmente efficace con la tripla del 71-67, bissato poco dopo dal suo play titolare. La scossa del figlio del coach dura comunque poco, perché Orléans reagisce da grande squadra: Hill fa 83-70 al 36′ e la gara è bella che compromessa, ma è tutto tranne che un dramma per chi quest’anno ha un ruolino invidiabile a livello nazionale ed europeo.

Al Palais des Sports, hanno diretto i portoghesi Rocha e Lopes, insieme a Jasevicius (Lituania). La curiosità? La città di Orléans è gemellata col comune di Treviso, luogo principe della pallacanestro italiana. Nell’altro match del girone, la Stella Rossa Belgrado ha necessitato di un supplementare per piegare Siviglia e volare in testa a punteggio pieno.

ORLEANS-SASSARI 88-75
Orléans: Gabsi, Young 10, Greene 10, Lebrun, Raposo 11, Eito 5, Pellin 10, Kozan, Green 23, Osby 15, Hill 4, Juille-Pamba. All. Philippe Herve
Sassari: Binetti 2, Laguzzi, Devecchi, Thornton 16, Ignerski, Diener T. 13, Sacchetti B. 10, Diener D. 11, Vanuzzo 3, Pinton, Diliegro, Easley 20. All. Meo Sacchetti
Arbitri: Rocha (Portogallo), Jasevicius (Lituania) e Lopes (Portogallo)
Parziali: 22-25; 46-41; 69-60