UN AVVIO CHE INGANNA. La serata inizia pure bene: il quintetto francese soffre la fluidità della manovra biancoblù, con soprattutto Thornton e Travis Diener veloci e tranquilli nel trovare la via del canestro. Per l’occhio dello spettatore – si trovi esso in Francia o in Italia davanti alla televisione – il canovaccio della gara sembrerebbe premiare gli ospiti, superiori ai ragazzi di Philippe Herve quanto a talento e coesione nella giocata di squadra. Sempre Thornton fa 12-19 al 7′ e Sassari cavalca parecchio il pick&roll e l’incapacità di Orléans negli adattamenti giusti. Chi gioca in casa ha però la voglia di ricucire lo strappo e, causa piccolo parziale a tamponare l’emorragia, alla prima sirena si va sul 22-25. Nel secondo periodo, la cronaca del match descrive la salita in cattedra di Brian Green, classe 1981 di 204 cm bravo dentro e fuori il pitturato: la sua tripla in transizione fa 28-25 e i meccanismi offensivi della Dinamo sono meno oliati del previsto. 43-37 transalpino al 19′ e manovra sempre farraginosa per gli uomini di Sacchetti, al riposo lungo 46-41.
POLVERI BAGNATE. L’inizio della ripresa non potrebbe andare peggio: l’Entente Orléanaise galvanizza il suo pubblico con le giocate giuste, segnando con continuità. Per contro, l’unica rappresentante italiana nella competizione fatica ad attaccare l’area con gli esterni. Dalla penetrazione, Travis e Drake Diener scaricano sempre invece che andare dentro, non la migliore idea in una serata da polveri bagnate. Il pitturato è dunque un campo minato e all’ultima sirena il tabellone recita 69-60. Il quarto quarto sorride, almeno in partenza, a Sassari, con Brian Sacchetti finalmente efficace con la tripla del 71-67, bissato poco dopo dal suo play titolare. La scossa del figlio del coach dura comunque poco, perché Orléans reagisce da grande squadra: Hill fa 83-70 al 36′ e la gara è bella che compromessa, ma è tutto tranne che un dramma per chi quest’anno ha un ruolino invidiabile a livello nazionale ed europeo.
Al Palais des Sports, hanno diretto i portoghesi Rocha e Lopes, insieme a Jasevicius (Lituania). La curiosità? La città di Orléans è gemellata col comune di Treviso, luogo principe della pallacanestro italiana. Nell’altro match del girone, la Stella Rossa Belgrado ha necessitato di un supplementare per piegare Siviglia e volare in testa a punteggio pieno.
ORLEANS-SASSARI 88-75
Orléans: Gabsi, Young 10, Greene 10, Lebrun, Raposo 11, Eito 5, Pellin 10, Kozan, Green 23, Osby 15, Hill 4, Juille-Pamba. All. Philippe Herve
Sassari: Binetti 2, Laguzzi, Devecchi, Thornton 16, Ignerski, Diener T. 13, Sacchetti B. 10, Diener D. 11, Vanuzzo 3, Pinton, Diliegro, Easley 20. All. Meo Sacchetti
Arbitri: Rocha (Portogallo), Jasevicius (Lituania) e Lopes (Portogallo)
Parziali: 22-25; 46-41; 69-60