TOP
Fabio Quagliarella: quando viene chiamato in causa, l’uomo degli effetti speciali difficilmente tradisce. Straordinaria tripletta a Pescara con tanto di rovesciata da urlo. Assieme a Vidal è il capocannoniere della Juve con 8 centri stagionali. La sua media gol rapportata ai minuti è impressionante: una rete ogni 55. Sono già otto le marcature in stagione e dire che il suo apporto è part time è addirittura un eufemismo. Meriterebbe più spazio, anche considerando la forma non straordinaria degli altri attaccanti che Conte ha a disposizione.
Borja Valero: il faro del centrocampo viola adesso è anche goleador. Giganteggia nella mediana aiutato dalla sua tecnica sopraffina e quando decide di puntare la porta la trova dopo aver ridicolizzato Mexes. Se non fosse spagnolo, giocherebbe titolare in qualsiasi Nazionale.
Paulo Dybala: non c’è Miccoli? Ci pensa il baby talento argentino (19 anni da compiere fra tre giorni. A proposito, auguri in anticipo) a riportare alla vittoria il Palermo segnando le prime due, splendide, reti in Serie A. E nel finale solo un super intervento di Romero gli nega una ancora più memorabile tripletta. E’ nata una stella.
FLOP
Daniele De Rossi: è imperdonabile che uno come lui, un simbolo della Roma, rovini un derby in questa maniera. Sarà anche nervoso, il rapporto con Zeman non è proprio idilliaco, le voci di mercato… ma quell’espulsione per il pugno rifilato a Mauri grida vendetta. Intanto Prandelli, giustamente, a questo giro l’ha escluso dalla Nazionale.
Alexandre Pato: difficilmente capita di vedere calciare in maniera così orrenda un rigore a un giocatore della sua classe. Dopo il ritorno al gol in Champions League, un tempo da dimenticare con la Fiorentina con annessa sostituzione all’intervallo. Il Papero va ancora aspettato.
Danilo: due rigori causati, due ammonizioni e dunque l’espulsione, già la seconda in questo campionato. E’ la brutta copia dell’arcigno difensore ammirato la scorsa stagione, quando l’Udinese viaggiava nei quartieri alti della classifica.