Lo scandalo di calciopoli durante l’estate del 2006 con i titoli revocati alla Juventus e assegnati all’Inter, ha generato, oltre ad una marea di polemiche e un susseguirsi di dibattimenti giudiziari, anche un neologismo dialettico con la coniazione della definizione “scudetto di cartone”. Così è stato ribattezzato il titolo consegnato all’Inter per il campionato 2005-06. A spulciare gli annali però, lo “scudetto di cartone” ha un antenato meno illustre ma altrettanto curioso.
Solo uno era però quello riconosciuto a livello federale come campionato italiano, sebbene, a leggere il nome delle squadre, ci si accorge che era un discorso che comprendeva sole tre regioni: Liguria, Piemonte e Lombardia. Il campionato comprendeva 9 squadre che rispondevano al nome di Andrea Doria, Ausonia, Genoa, Inter, Juventus, Milan, US Milanese, Pro Vercelli, Torino.
Al termine delle sedici giornate di campionato con dodici vittorie, un pareggio e tre sconfitte a testa, l’Inter e La Pro Vercelli chiusero il torneo a pari punti, ovvero 25. Per decidere la vincitrice del titolo bisognava fare lo spareggio. La gara scudetto venne fissata per il 24 aprile 1910; la stessa data però prevedeva in programma anche l’amichevole della nazionale militare composta in grandissima parte dai giocatori proprio della Pro Vercelli.
La società piemontese chiese invano il rinvio della partita e per protesta mandò allora in campo una squadra di ragazzini di undici anni. In sintesi, al termine della partita l’Inter vinse 10-3 e di aggiudicò il primo scudetto della sua storia. L’antenato dello “scudetto di cartone”.