Riccardo, in questa stagione hai iniziato bene con un gol alla capolista Sassuolo. Sei soddisfatto di come stai lavorando?
Sì, sono molto contento, anche se il gol al Sassuolo non è servito a portare punti alla squadra. Certo, le gioie personali devono lasciare spazio a quelle di squadra, ma io mi ritengo soddisfatto di come ho iniziato la mia stagione.
Come ti trovi con mister Toscano? Molti dicono che in allenamento sia un martello…
Il mister è molto preparato. Cura molto l’aspetto tattico e i particolari, sia in fase offensiva che difensiva. Vuole sempre che la squadra sia pronta a correre e a sacrificarsi per poi partire in contropiede. Noi diamo il massimo per soddisfare le sue richieste e ci impegniamo al meglio delle nostre possibilità in ogni partita.
Sinceramente sì. Mi aspettavo una riconferma da parte del Pescara, anche perché sono stato frenato da un infortunio e per il resto ho giocato quasi sempre disputando ottime partite. Quest’anno Stroppa ha ritrovato Romagnoli, che aveva avuto al Milan, e Capuano e ha preferito puntare su di loro. Io quando ho capito che non avrei trovato molto spazio ho preferito andare via. A quest’età è meglio giocare più partite in Serie B che quasi nessuna in Serie A.
Cosa pensi dell’andamento del Pescara di quest’anno? Ci sono molte contestazioni da quelle parti…
Sinceramente penso che il Pescara non stia andando male. In fin dei conti l’obiettivo stagionale è la salvezza e sono in linea con quanto previsto a inizio anno. Hanno molti giocatori giovani e di talento, come Weiss, che appena troveranno l’amalgama giusto sono sicuro che sapranno fornire buone prestazioni.
Sì, ci sono continui contatti con la dirigenza del Parma, anche perché si interessano molto dei giocatori di loro proprietà che fanno esperienza altrove. Sono stato anche sfortunato quest’anno, perché se non fosse successo quel che è successo col Pescara, avrei anche potuto partire in ritiro con gli emiliani e giocarmi lì le mie chances.
Provieni dalle giovanili della Roma, allenata ora proprio da Zeman. Sei un po’ deluso di aver perso quel treno?
Ovviamente sì, essendo romano e romanista. Sarebbe stato un sogno per me. Anche lì ho avuto un po’ di sfortuna, in quanto la società che c’era prima non preferiva puntare sui giovani come invece fa questa e di conseguenza sono stato costretto ad andare via. Ancora un anno e sarei potuto rimanere, giocandomi le mie possibilità con la squadra di cui sono tifoso, anche perché mister Zeman mi vede bene e potevo sicuramente rendermi utile. Anche qui la sfortuna ha giocato un ruolo decisivo.