Mou: “Bernabeu freddo? Questione culturale. Preferisco queste gare ad altre che sembrano di Europa League”

Non è un periodo brillantissimo per il Real Madrid di José Mourinho che ieri sera ha rischiato di compromettere il cammino in Champions League fino al fortunoso gol al 90′ di Mesut Ozil, su incertezza colossale del portiere del Borussia Dortmund, Roman Weidenfeller.

Insomma, momento delicato in Champions, -8 dal Barcellona in campionato e un “Bernabeu” che ha perso l’entusiasmo dei giorni migliori. “Chi è come me qui da due anni e mezzo non è sorpreso di vedere una stadio freddo. E’ una questione culturale. Non la cambieremo. Abbiamo giocato bene e lo stadio non ha reagito con gioia. Nel secondo tempo abbiamo reagito e la gente era dietro di noi. Sono onesti. Il messaggio ai tifosi è che se alla fine ci siamo qualificati siamo bravi ma questo gruppo è difficile. Siamo cercando di farlo e questo è un successo. Se arriveremo secondi è solo un problema per i primi che si aspettano un rivale più abbordabile. Ma va tutto bene – spiega Mou che poi passa ad analizzare il 2-2 contro i campioni di Germania – Io se sono un appassionato, preferisco vedere una partità così e pareggiare e non vederne altre degli altri gruppi che sembrano partite di Europa League. Le due volte che sono finito secondo nel girone ho vinto la Champions League. Non sono superstizioso però… Abbiamo ancora possibilità di finire primi e andremo a fare più punti possibili. Abbiamo commesso due tre errori gravi in difesa, e contro grandi squadre questo non te lo puoi permettere. Nel secondo tempo siamo andati meglio e mi è piaciuto perchè siamo stati un’altra squadra“.

Per finire, la situazione dell’infermeria: domenica contro il Levante, Mou sarà costretto a reinventare gli 11 da schierare sul terreno di gioco. Oltre agli infortunati di lungo corso Khedira, Fabio Coentrao e Marcelo, si aggiungono le defezioni di Benzema e Higuain.