Leonardo Jardim conferma la formazione di due mercoledì fa, schierando Siovas in difesa, al posto dell’indisponibile Contreras e preferendo il decisivo Djamel Abdoun a David Fuster: in questo modo Paulo Machado agirà sulla trequarti dietro a Kostas Mitroglou.
Girard cambia schieramento, affidandosi a un centrocampo a tre con due ali molto larghe e Camara al posto di Charbonnier in avanti. Cambiano anche Joudren in porta, preferito a Pionnier, Bocaly, che rileva Stambouli in difesa e Marveaux per l’indisponibile John Utaka.
SUBITO MACHADO, OLYMPIAKOS ATTENTO. In un Karaistaki strapieno scende in campo un Olympiakos da subito determinato e spavaldo. Il Montpellier schiera un centrocampo molto duttile che si infoltisce ogniqualvolta i padroni di casa provino a fare capolino dalle parti di Joudren. Il portiere francese deve già capitolare al 4′ minuto, quando Maniatis parte sulla fascia sinistra, entra in area e mette un pallone al bacio sui piedi di Mitroglou, che coglie il palo, ma la palla viene ribadita in rete da Paulo Machado. Da lì in poi, i greci sfoderano un’importante prestazione difensiva (ottimo Torosidis in un paio di chiusure), raddoppiando sui portatori di palla e ripartendo velocemente. Il Montpellier si fa pericoloso solo con i calci piazzati, ma sia Carroll che i suoi compagni ci mettono sempre una pezza. Al 30′ Camara ci prova su azione, colpendo al volo un bel cross in verticale di Saihi: fuori. Al contrario, la difesa francese risulta un po’ ingenua (Hilton si riprende pian piano, dopo un avvio discutibile) e soffre un Olympiakos che, quando attacca, usa molto i cambiamenti di fronte e le sue velocissime ali, senza mai buttar via un pallone. Il pubblico spinge, la squadra del Pireo la deve chiudere, poiché Girard escogiterà sicuramente qualcosa: secondo tempo tutto da gustare.
IL MONTPELLIER CI PROVA, GRECI CORAGGIOSI. Il Montpellier ritorna in campo con Charbonnier: Girard non si arrende. Infatti, per i primi venti minuti del secondo tempo, la situazione si capovolge: i francesi prendono metri, l’Olympiakos rallenta pericolosamente il ritmo e dell’accortezza difensiva della prima metà non c’è più traccia. Carroll toglie le castagne dal fuoco in un paio d’occasioni, ma deve cedere al rigore di Belhanda al 66′, concesso per un episodio di lotta libera che ha visto Siovas protagonista. La squadra di Jardim subisce il colpo e il portoghese toglie un mediano per un centrocampista offensivo (Fuster). Da lì in poi, torna dal bar l’Olympiakos del primo tempo, veloce, coraggioso e ficcante. Il gran tiro di Abdoun viene spento in corner da Jeudren, che si deve poi inchinare a Leandro Greco: l’ex Roma colpisce di prima intenzione una ribattuta della difesa su azione di calcio d’angolo e spedisce la palla nell’angolo basso. Primo centro per l’italiano, seguito due minuti dopo, all’ 82′, da una magia di Mitroglou che, su cross perfetto di Holebas, trafigge il portiere avversario con un gran tiro al volo. Al Montpellier va dato il merito di non arrendersi fino al fischio finale, ma la doppia bastonata targata Pireo l’avrebbe sentita chiunque.
OLYMPIAKOS PIREO – MONTPELLIER: 3-1 (1-0).
Olympiakos Piraeus (4-2-3-1): Carroll, Holebas, Siovas, Manolas, Torosidis, Maniatis, Modesto (74′ Fuster), Abdoun, Machado (87′ Fejsa), Greco, Mitroglou (90’+2 Lykogiannis). A disp.: Megyeri, Pantelić, Papazoglou, Fetfatzidis. All.: Jardim.
Montpellier (4-1-4-1): Joudren, Bedimo, Hilton (79′ Congré), Yanga-Mbiwa, Bocaly, Cabella (46′ Charbonnier), Saihi, Marveaux, Belhanda, Mounier (62′ Tinhan), Camara. A disp.: Herrera, Pionnier, Pitau, El Kaoutari. All.: Girard.
Arbitro: Marijo Strahonja (Croazia).
Marcatori: 4′ Machado (OP), 66′ rig. Belhanda (M), 80′ Greco (OP), 82′ Mitroglou (OP).
Note: ammonizioni: Modesto, Holebas, Abdoun, Greco, Mitroglou (OP), Bocaly, Camara, Tinhan (M).