Juve, Alessio: “Matri domani titolare”. Bonucci: “Non vincendo, meriteremmo l’eliminazione”
Vigilia di Champions per la Juventus. Al Media Center di Vinovo, Angelo Alessio e Leonardo Bonucci, hanno presentato la sfida casalinga di domani sera contro i danesi del Nordsjealland. Queste le loro dichiarazioni:
Un quadro sugli attaccanti, visto che nelle scorse settimane è successo un po’ di tutto: Bendtner che non era mai stato utilizzato è diventato la prima scelta dopo la teorica coppia titolare Vucinic-Giovinco. E soprattutto che fine ha fatto Matri, visto che ormai non si vede più in campo:
ALESSIO: “Matri domani sarà titolare. Poi uno tra Quagliarella e Giovinco lo affiancherà. Siamo contenti comunque di tutti gli attaccanti, crediamo nelle loro qualità”.
Quando si parla dell’attacco, c’è stata sempre una grossa difesa: “Fanno quello che chiediamo, non è un problema”. Però io ho rianalizzato le tue affermazioni dopo le partite: mettendole in fila: “Poteva legittimare e abbiamo sprecato”. Dopo Catania: “La potevamo chiudere prima”. Con l’Inter: “Abbiamo fallito il raddoppio”. C’è o no un problema gol?
ALESSIO: “Problema gol, di realizzazione. Ma non ci preoccupiamo affatto perchè costruiamo tanto e quindi quando una squadra costruisce ci sta anche che gli attaccanti sbaglino”.
Volevo chiedere a Leo, dopo la prima sconfitta in campionato contro l’Inter, come avete trovato e se avete trovato subito le motivazioni per ripartire.
BONUCCI: “Sinceramente penso che dopo 49 risultati utili consecutivi e pensando a quella che era la situazione della Juventus un anno e mezzo fa, le motivazioni vengono fuori da sole dopo una sconfitta. Sicuramente scendere in campo domani sera con la voglia di tornare ad essere la Juve che ha vinto contro tutti e che ha imposto il proprio gioco”.
Vucinic è recuperabile per Pescara? O dovrà essere valutata di volta in volta?
ALESSIO: “Speriamo di sì, è una contusione al polpaccio, credo ci siano anche i tempi per poterlo recuperare”.
Cosa ha portato Niklas Bendtner in questa squadra. Possiamo vederlo domani in campo?
ALESSIO: “Come ho detto prima, giocherà Matri, insieme a Quagliarella o a Giovinco. Inizialmente. Poi vedremo durante la gara. Si è inserito bene, ha giocato ultimamente sia a Catania, sia col Bologna; l’altra sera è entrato. Ci aspettiamo sicuramente che migliori, soprattutto che inizi a fare qualche gol”.
Cosa vi ha convinto a riportare subito titolare Matri?
ALESSIO: “Antonio sceglie i giocatori d’attacco di volta in volta, quindi per questa partita ha pensato di far giocare dall’inizio Matri. Non c’è nessuna preclusione verso nessuno dei giocatori che abbiamo a disposizione. Li sceglie in base alla partita e questa volta ha scelto di partire sicuramente con Alessandro”.
Leo, una cosa sulla partita con l’Inter. Avete avuto la percezione in campo che la partita vi stesse sfuggendo di mano? Cosa potevate fare di diverso?
BONUCCI: “Sicuramente dopo i primi 20 minuti giocati da vera Juve, c’è stata un po’ di percezione che non fossimo la vera Juventus, ci siamo un po’ abbassati sia con la linea difensiva, sia col centrocampo e non correvamo come avevamo fatto nei primi 20 minuti; poi purtroppo siamo stati penalizzati da episodi, perchè abbiamo perso una palla a centrocampo quando eravamo aperti e sicuramente è lì che dobbiamo migliorare, quando la palla ce l’abbiamo noi, perchè essendo una squadra votata all’attacco e scoprendo alcuni lati del campo, ci possono far male, come è stato contro l’Inter”.
Una domanda per entrambi. Ritornando alla partita con l’Inter, l’anno scorso a San Siro avete vinto 2-1 e c’era un rigore su Marchisio con espulsione di Castellazzi e non vi siete lamentati. Da due giorni l’Inter continua a lamentarsi. Volevo citare una frase di John Elkann sull’Inter, che la scorsa estate diceva: “Non hanno mai saputo perdere e non hanno ancora imparato a vincere”. Vi sentite di sottoscrivere la frase. Oppure è una considerazione?
ALESSIO: “Sì, bisogna anche saper vincere. Noi l’anno scorso, a questo punto, avremmo dovuto pensare che fosse un errore dovuto quello su Marchisio, steso, falciato da Castellazzi, e non è stato concesso né il rigore, né l’espulsione. Però è facile poi parlare sempre di arbitri, che credo vadano difesi e vanno difesi sempre, non soltanto quando si viene data qualcosa a favore. Rimane all’Inter, devo pensare anche ultimamente al calcio di rigore non dato al Catania, oppure al gol di Nagatomo in fuorigioco, dobbiamo pensare al male? Credo di no. Quindi lasciamo stare gli arbitri, pensiamo che non sono sereni a mio avviso, perchè si parla sempre durante la settimana di polemiche, quindi lasciamoli lavorare e tutti ne trarremo sicuramente dei benefici”.
BONUCCI: “Posso rispondere anch’io? Io mi rimetto alle parole che ha detto il mister. Premesso che l’arbitro è un essere umano e quindi può sbagliare, credo che quelli italiani siano i migliori a livello europeo. Purtroppo ci sono delle persone, dei tipi di carattere: la Juventus, come società, ha uno stile, e lo ha portato avanti anche quando è stata messa all’angolo negli anni passati senza vere e proprie colpe; non ha mai detto quello che è stato detto dalla società Inter in questi due giorni, quindi credo che il calcio sia bello perché va goduto come sport e non attraverso polemiche”.
Se la Juve perde domani è fuori dalla Champions o c’è ancora speranza?
ALESSIO: “E’ chiaro che dobbiamo vincere per poter cullare ancora speranze di andare avanti. La partita è da vincere e se saremo bravi andremo avanti, se saremo meno bravi, amen”.
Posto che avete un problema di realizzazione nel reparto, non nella squadra, sono gli attaccanti che devono cambiare in funzione della squadra, o forse è meglio cambiare il gioco per fare in modo che gli attaccanti realizzino più facilmente?
ALESSIO: “Come ho detto prima, le occasioni la squadra le crea e ne crea anche tante. Verrà anche il momento che gli attaccanti inizieranno a far gol con una certa frequenza”.
Di cosa avete discusso in questi due giorni, visto che è la prima volta che vi trovavate a gestire una sconfitta?
ALESSIO: “Mah… è chiaro che i primi 20 minuti potevamo stare sul 3-0. Dopo i primi 20 minuti abbiamo avuto delle difficoltà, abbiamo sbagliato tanti passaggi, soprattutto in uscita, e questo ci è costato caro. Però la squadra ha giocato, ha fatto la sua partita. Abbiamo incontrato comunque una buona squadra; l’Inter entra di diritto, con la rosa che si ritrova, a concorrere per questo Scudetto. Vediamo soltanto l’attacco: Milito, Palacio, Cassano, fuori Coutinho e Sneijder, per non parlare degli altri giocatori”.
Quanto è decisiva domani la partita? Che partita vi aspettate?
BONUCCI: “Sicuramente è una partita da vincere, come tutte quelle in cui la Juventus scende in campo; ovvio che arrivando da tre pareggi, c’è solo quello come obiettivo, perché non vincere domani significa meritarsi l’Europa League o comunque sia un’esclusione. Noi scenderemo in campo per portare a casa i tre punti, che ci facciano continuare a cullare il sogno di passare agli ottavi”.
Dopo tre anni di assenza dalla Champions, eravate pronti a qualsiasi risultato del girone, oppure uscire al primo turno sarebbe un fallimento?
ALESSIO: “Noi ci teniamo ad andare avanti. E’ chiaro che per noi deve essere un percorso di crescita. Se sento delle dichiarazioni di Mancini che ci vogliono tantissimi anni per vincere la Champions, o quelle di Ancelotti, che ci vogliono 4-5 anni per vincere la Champions, noi non dobbiamo dimenticare da dove siamo partiti. Nella nostra squadra ci sono tanti esordienti in questa competizione. E’ chiaro che vogliamo andare avanti e domani dobbiamo assolutamente vincere. Però non dimentichiamoci da dove arriviamo”.
BONUCCI: “Sicuramente è una cosa che potrebbe pesare sull’andamento, però non ci dimentichiamo che un anno e mezzo fa questa squadra era tutta da costruire, tutta da scoprire, da vedere, invece in un anno abbiamo vinto il campionato, vinto una Supercoppa, arrivati in finale di Coppa Italia. Come ha detto il mister, ci sono dei giocatori – io personalmente – che sono alla prima esperienza europea, ma questo non vuol dire che ci dobbiamo adeguare a quello che ci riserva il futuro. Dobbiamo scendere in campo per vincere e per continuare a cullare quel sogno che si chiama Champions League, passare agli ottavi. Poi se sul campo non ci dimostreremo all’altezza, sarà giusto scendere in Europa League o addirittura andare fuori dai gironi”.
Una precisazione sulla risposta di prima: è stato detto: “L’anno scorso pensavo che quello su Marchisio fosse un errore voluto”. Se può spiegare meglio questa…
ALESSIO: “No…”.
Allora ho capito male io…
ALBANESE (respnsabile della comunicazione della Juventus, ndr): “Ha detto: ‘Se questo è voluto, allora dobbiamo pensare…’. Però ha anche detto che lui non lo pensa”.
Restando sulla partita di domani, cosa teme di più del Nordsjealland? I calci piazzati?
ALESSIO: “Come ho detto prima, è una partita da vincere, in tutti i modi, ma da vincere. Quindi andremo in campo determinati, cattivi, per fare nostro il risultato. Non dobbiamo pensare a niente domani, dobbiamo pensare soltanto ad essere molto determinati per ottenere questa vittoria”.
Leo, hai anche tu la percezione che rispetto all’anno scorso si sia persa un po’ di fame? Lo hanno fatto notare alcuni tuoi compagni, spiegando che magari è stata compensata con altre qualità. Al mister volevo chiedere se c’è possibilità di vedere Pogba e portare magari maggiore freschezza nel turnover.
BONUCCI: “Rispetto all’anno scorso, sicuramente, quello che dici tu è vero: abbiamo perso un po’ di fame che ci ha permesso di essere la Juventus ammazza-grandi, ammazza-tutti quanti, perchè abbiamo fatto una striscia di 49 risultati utili consecutivi. Quello un po’ l’abbiamo perso e ce ne siamo resi conto; forse l’aver perso la partita di sabato, può aver dato dentro ognuno di noi una sorta di riscossa o di rivalsa per poter tornare ad essere grandi come siamo stati”.
ALESSIO: “Pogba è un ragazzo di 19 anni, compone un reparto di prim’ordine con Pirlo, Marchisio, Vidal, Giaccherini, Padoin. E’ un ragazzo di grande prospettiva, ha davanti a sé questi giocatori che ho elencato prima, ha fatto bene, crediamo in lui, Antonio sa come deve crescere e come farlo crescere”.
A Bonucci chiedo se ci sono due-tre nomi del Nordsjealland che hanno le potenzialità per poter giocare nella Serie A.
BONUCCI: “Non è ancora il mio ruolo quello di scopritore di talenti, però sicuramente, vista la partita dell’andata, i tre davanti, Laudrup, Beckmann e Nordstrand, sicuramente sono dei buonissimi giocatori. Ora dire se possono giocare in Serie A, non sta a me. Ma hanno dimostrato di avere delle buone, ottime qualità”.
(Fonte: redazione TuttoJuve.com)