Saranno le assenze per le nazionali, sarà la voglia, sarà qualcosa che ci sfugge, ma stavolta le Zebre ci sono andate davvero vicine. Nell’ostica e gelida trasferta in terra gallese, i bianconeri hanno sfiorato la prima vittoria della loro (breve) storia, cedendo 22-13 sul campo degli Scarlets. Un punteggio, va detto, che racconta solo superficialmente la serata del Parc Y Scarlets di Llanelli.
BELLE ZEBRE. I primi 40′ di gioco vedono la franchigia emiliana giocare in maniera più matura del solito. Finalmente, disciplina e pulizia dei punti d’incontro, le scelte giuste al momento giusto. Dall’altra parte, ai gallesi mancano 12 titolari e il campo palesa che, almeno a livello di visione rugbistica, alle riserve manca qualcosa: il piazzato di Halanhagu spezza l’equilibrio al 13′ e lo stesso ex Waratahs manca diverse occasioni per l’allungo. Il primo tempo delle Zebre è ottimo in ogni caso, nonostante il pari di Thomas al 36′. Di nuovo Halangahu poco prima dell’intervallo punisce i padroni di casa e al riposo si va sul 3-6 a favore dei ragazzi di Gajan.
SFORTUNA E RECRIMINAZIONI. Nella ripresa, il giallo a Tebaldi condiziona per 10′ il gruppo italiano, punito da Thomas con un calcio facile da 20 metri. Mentre è la traversa a fermare l’ennesimo calcio di Halanhagu, gli Scarlets scelgono sempre la soluzione più semplice e ovvia, dimostrando che il celebre Rasoio di Occam sbroglia pure le matasse più intricate, pure sul campo da rugby: al 73′ Philips sfrutta un pallone giocato banalmente dagli avversari, per la marcatura che in fin dei conti risolverà l’incontro. Recriminazioni da parte italiana, per il fuorigioco precedente di diversi giocatori in maglia rossa, parte attiva del raggruppamento. Il finale dice 22-13, per l’amarezza delle Zebre, squadra in crescita per ora stoppata anche dall’inesperienza.
Stavolta, a differenza di quanto accaduto in altre partite, le energie del XV gestito dalla FIR sono durate più della consueta ora di gioco. Amarezza e orgoglio li ha espressi il director of rugby emiliano Christian Gajan, a fine gara: “Abbiamo avuto un gioco collettivo coerente con molto equilibrio nel gioco d’attacco nonostante un ovale molto scivoloso per le condizioni climatiche. Abbiamo occupato in modo efficace il campo a livello territoriale, difensivamente la squadra è stata efficace facendo salire la linea ed esprimendosi bene anche individualmente nei placcaggi. Oggi (Domenica, ndr), a freddo e senza la tensione del dopo gara, posso dire che oggettivamente l’arbitro con alcune sue decisioni ha influito sul risultato. Lo stesso allenatore degli Scarlets, Easterby, mi ha porto le sue scuse per una loro vittoria non meritata. E’ frustrante e difficile da accettare per tutto il lavoro fatto dallo staff e per il giusto atteggiamento in campo dei giocatori: non capisco questo trattamento che abbiamo ricevuto”.
Nell’altro incontro italiano del week-end, è amara anche la trasferta del Benetton Treviso, sconfitto 18-3 in casa del Connacht. Gli unici punti della marca li ha messi Di Bernardo al 24′ della ripresa, mentre gli irlandesi si sono retti sui calci di Parks e le mete di Poolman e Duffy.
SCARLETS-ZEBRE 22-13 (3-6)
Scarlets: Stoddart; Phillips, Maule, Owen, Fenby; Thomas, Davies G. (56′ Davies A); Murphy, Edwards J., Vallejos (71′ Price); Snyman (56′ Timani), Earle; Manu, Myhill, John. A disp.: Hawkins, Hopkins, Edwards P., Williams, Reynolds. All. Esterby
Zebre: Halangahu, Odiete, Pratichetti, Benettin, Pace, Chiesa (70′ Buso), Tebaldi; Van Schalkwyk, Cristiano (45′ Belardo, 47′ Cristiano), Ferrarini (71′ Belardo), Cazzola (65′ Caffini), Sole, Redolfini (55′ Leibson), Manici (79′ De Marchi), Aguero (65′ Fazzari). A disp.: Sarto, Ryan. All. Gajan
Arbitro: Dudley Phillips (Irlanda)
Marcatori : 13’ cp Halanhagu, 36’ cp Thomas, 38’ cp Halangah, 48’ cp Thoma, 55’ cp Thomas, 60’ m Pratichetti tr Halangahu, 67’ cp Thomas, 73’ m Phillips tr Thomas, 78′ cp Thomas
Note: Cartellini: 34’ giallo a Ferrarini (Z) e Owen (S), 44’ Tebaldi (Z)