Esclusiva Mp – Esposito (ct Beach Soccer): “Derby di Roma? 3 a 1 per la Lazio”

Massimiliano Esposito conosce bene l’atmosfera capitolina che precede un derby. L’attuale commissario tecnico della Nazionale italiana di Beach Soccer, ex centrocampista, ha giocato per una stagione nella Lazio di Zeman. Mondopallone lo ha contattato per raccogliere una testimonianza sulla stracittadina più sentita del calcio italiano.

Esposito, ricorda il suo primo derby?

Il primo derby ho cercato di viverlo in maniera distaccata, sperando di non farmi coinvolgere troppo dall’atmosfera cittadina. Ci ho provato, ma alla fine è stato impossibile. Lazio-Roma non è una partita come le altre, entrambe le tifoserie la vivono col massimo del trasporto emotivo e riescono a trasmetterti queste emozioni.

E’ un derby diverso da quelli di Milano, Genova e Torino?

Come importanza tutti i derby sono uguali a mio avviso. A Roma l’unica differenza sono le pressioni della settimana che precede la partita, ma questo dipende proprio dalla specificità della piazza. 

Lei visse la stracittadina da laziale, con Zeman come allenatore. Davvero il boemo prepara questa partita come fa con tutte le altre?

Io ricordo uno Zeman al suo primo derby, così come gran parte dei calciatori che formavano quella Lazio. Forse fu proprio per questo che il boemo volle preparare la sfida alla solita maniera. Adesso è alla sua terza avventura romana, conosce a memoria il pensiero della piazza e sono sicuro che anche per lui sarà una settimana speciale.

Sull’altra sponda c’è Petkovic, un allenatore che non ha sofferto l’impatto con il calcio italiano. Come giudica la Lazio del bosniaco?

E’ una Lazio molto più coraggiosa rispetto al passato. Petkovic ha avuto la bravura e la fortuna di partire col piede giusto, potendo permettersi così di affrontare alcuni impegni con una buona dose di spavalderia. 

Si affrontano due organici di valore, che però dipendono forse un po’ troppo da Totti e Klose…

Vedo gli organici di Roma e Lazio in maniera differente. I biancocelesti hanno calciatori esperti, già affermati, che sanno cosa vogliono da una partita e spesso sono capaci di prenderselo. I giallorossi, Totti a parte, non hanno fuoriclasse ma solo un folto numero di potenziali campioni. Ci vorrà del tempo perché questi acquisiscano la necessaria continuità di rendimento, perciò non scommetterei su una Roma da primissimi posti.

Ma domenica come finisce?

Le squadre arrivano al derby con umori differenti: la Roma ha schiantato il Palermo, la Lazio ha fatto una brutta figura a Catania. Ma per me vinceranno i biancocelesti: 3 a 1.

Voltiamo pagina: da ct della Nazionale di Beach Soccer, non pensa che questo sport sia in crescita costante?

Certo, è verissimo. Il Beach Soccer sta aumentando in maniera esponenziale il suo seguito di pubblico: in qualsiasi città in cui giochiamo, gli stadi sono gremiti come un uovo. Si sta facendo di tutto per migliorare e credo che la definitiva consacrazione avverrà nelle Olimpiadi brasiliane.

E lei continuerà su questa strada oppure la rivedremo nel calcio più famoso?

Io sono a disposizione della Figc. Mi fa piacere allenare la Nazionale di Beach Soccer; sono su questa panchina da un paio di anni e piano piano apprendo sempre di più i segreti della disciplina. Sto frequentando anche un corso sul Futsal, per ampliare le mie conoscenze e tenermi aperti più spiragli. Vedremo cosa dirà il futuro.