Friulano acquisito Un gesto coraggioso e apprezzabile quello di Totò che, forte di quello che ha fatto per l’Udinese e anche dell’aver rifiutato i trasferimenti a Napoli, Juventus e Milan. Una scelta che, assieme alla valanga di gol realizzati (siamo a quota 141 senza prendere in considerazione le Coppe) lo ha fatto diventare un idolo assoluto di Udine e un friulano acquisito. Di Natale ha voluto esprimere il suo malcontento per quel coro («noi non siamo napoletani»). Totò non vuole rilasciare dichiarazioni sull’argomento ma il suo pensiero in sintesi è questo: passi per gli sfottò quando c’è lo scontro diretto, passi per l’esultanza per un gol dell’Atalanta, ma basta così. Del resto lui non ha mai rinnegato le sue origini. Da bambino faceva il tifo per Maradona e ancora oggi è un tifoso azzurro: che poi nelle ultime tre partite al Friuli abbia segnato 7 gol al Napoli questo significa semplicemente che fa il suo dovere.
Incontro Ieri sera il capitano ha avuto un incontro con alcuni rappresentanti della curva. Voleva chiarire di persona e spiegare le sue ragioni e il suo stato d’animo. Ci è rimasto male e non lo ha nascosto. In compenso sta meglio la caviglia colpita mercoledì dalla tacchettata di un avversario. Dopo i 180’ tirati con Roma e Catania, però, a Bologna dovrebbe partire dalla panchina.
[Gazzetta dello Sport]