Esclusiva Mp – Foligno, Monaco: “Domani obbligati a vincere. Piacenza? E’ nel mio cuore”

Francesco Monaco non si nasconde. Il tecnico del Foligno è conscio di avere tra le mani una squadra dalle grandi potenzialità: l’imperativo è quello di tornare subito alle vittoria. Con queste parole, rilasciate in esclusiva a Mondopallone, l’ex Piacenza suona la carica in vista del match che domani vedrà gli umbri contrapposti all’Aversa.

Mister, per risalire la china è indispensabile vincere tra le mura amiche. Domani avete un solo risultato a disposizione?

Certamente. Non potrebbe essere altrimenti. Sappiamo che non sarà facile giocare contro una buona squadra come l’Aversa, ma come ha detto lei il riscatto deve necessariamente passare dall’Enzo Blasone.

L’Aversa è una compagine che solitamente fa giocare male gli avversari: ha studiato qualcosa a tal proposito?

Cerco di non lasciare mai nulla al caso nella preparazione di una partita. Noi rispettiamo molto l’Aversa, ma è anche vero che abbiamo delle belle armi a disposizione e sicuramente pure loro ci temeranno.

Mister, la sua è una rosa importantissima per la Seconda Divisione. A suo giudizio quali sono stati i problemi finora?

Io sono qui da sole due settimana, chiaramente non posso giudicare ciò che accadeva prima. Il primo approccio con la squadra è stato positivo: ho visto dei ragazzi vogliosi di lavorare e di tirarsi fuori da una situazione non proprio positiva.

Pare ci stia riuscendo bene: a Gavorrano si sono visti già dei progressi…

Anche in casa con il Lamezia abbiamo fatto bene, riuscendo a non perdere pur giocando in dieci. C’è grande rammarico perché a Gavorrano siamo stati in vantaggio per tutta la partita e poi ci siamo fatti riacchiappare al novantesimo. Però i ragazzi hanno lanciato dei segnali importanti.

La coppia d’attacco Gaeta-Balistreri è da categoria superiore?

Sono due giocatori di spessore. Gaeta lo conosco bene, avendolo allenato sia nelle giovanili che a Carrara, mentre Balistreri è un attaccante che vive per il gol e mi fa piacere che si sia sbloccato.

Il vostro girone è molto equilibrato quest’anno: un giudizio sulle rivali?

Concordo sul fattore equilibrio: bisogna vendere cara la pelle su ogni campo. Al momento l’Aprilia gioca meglio delle altre perché ha integrato la struttura dell’anno scorso con elementi di valore. Poi c’è la Salernitana, per la quale non c’è bisogno di fornire presentazioni.

I granata, nonostante l’exploit dell’Aprilia, restano la squadra da battere?

Credo proprio di sì. L’Aprilia è la squadra migliore al momento, ma alla lunga i veri valori verranno fuori.

Zandrini ha risolto i suoi problemi con la società?

Sì, la situazione è rientrata. Non era successo nulla di eclatante però: il ragazzo aveva manifestato un desiderio che non combaciava con le idee societarie, ma tra persone intelligenti i problemi si risolvono sempre.

Mister, lei è reduce da un’avventura particolare in quel di Piacenza. Cosa le ha lasciato la passata stagione?

Piacenza è una tappa che non dimenticherò mai, la terrò sempre nel mio cuore. Sul campo ci siamo salvati, perché senza i 9 punti di penalizzazione non avremmo disputato i playout. Nonostante le varie vicissitudini, i ragazzi hanno dato tutto e la gente si era affezionata alla squadra. C’è amarezza per l’epilogo, ma Piacenza mi ha migliorato come uomo e come allenatore.