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NBA preview: riparte la stagione. Lebron James davanti a tutti… dietro è bagarre!

Nessun lockout questa volta, è ora di giocare. Alla mezzanotte italiana riparte la stagione 2012/2013 della National Basket Associations, meglio nota come NBA, con la palla a due del match inaugurale tra Cleveland Cavaliers e Washington Wizards. All’una sarà invece la volta dei campioni in carica dei Miami Heat guidati come sempre da Lebron James che riceveranno gli anelli nella sfida contro i Boston Celtics, ex squadra di Ray Allen passato proprio a South Beach. Alle 3.30 italiane, infine, terza ed ultima partita del day-one tra Los Angeles Lakers e Dallas Mavericks, entrambe potrebbero fare a meno per infortunio di Kobe Bryant e Dirk Nowitzki.

Insomma, si riparte alla grande. Tante squadre rinforzate, cambiano gli obiettivi, le motivazioni ma lo spettacolo della NBA rimane intatto, intoccabile e inattacabile. Passiamo ad analizzare le squadre favorite per questa nuova stagione. Secondo la stragrande maggioranza degli addetti ai lavori in America ma un pò in tutto il mondo, Miami e Lakers potrebbero scontrarsi nelle finals il prossimo giugno. I motivi? Sostanzialmente gli Heat sono i campioni in carica, si sono rinforzati con Ray Allen e Rashard Lewis e possono sempre contare sul trio formato da Chris Bosh, Dwayne Wade e Lebron James, tre volte Mvp negli ultimi quattro anni.
E poi ci sono loro, i sempreverdi Lakers che per regalare l’ultimo storico anello a Bryant hanno preso Dwight Howard e Steve Nash, due tasselli di un quintetto che con Pau Gasol e Metta World Peace fa letteralmente paura. Un palmo sotto ci sono gli Oklahoma City Thunder, finalista perdente a giugno contro gli Heat, che hanno scambiato “il barba” James Harden a Houston puntando tutto sull’esperienza accumulata in questi anni dall’esplosiva coppia Kevin Durant (miglior realizzatore delle ultime 3 stagioni) e Russell Westbrook, due che tendenzialmente sono destinati a dominare la Lega.

A Ovest occhio anche ai Clippers di Chris Paul e Blake Griffin, che hanno rinforzato la panchina con gli arrivi di Lamar Odom, Ronny Turiaf, Matt Barnes ed il rientro dall’infortunio di Chauncey Billups, impossibile non menzionare gli immortali Spurs di Parker, Duncan e Ginobili e per finire le motivazioni dei Nuggets di Danilo Gallinari che con l’arrivo da Philadelphia di Andre Iguodala possono davvero ambire a qualcosa di importante. A est, un gradino sotto Miami, ci sarà bagarre con Boston che ha deciso di puntare tutto sul play che vive in un mondo tutto suo e per questo semplicemente sensazionale, Rajon Rondo, con Pierce e Garnett  pronti a buttare il cuore oltre l’ostacolo, le newyorkesi Knicks di Anthony e Stoudemire e i nuovi Brooklyn Nets di Deron Williams. I primi, ovviamente, nettamente favoriti per raggiungere nuovamente i playoff e magari qualcosa di più dopo gli arrivi di Jason Kidd, Ronny Brewer, Marcus Camby, Raymond Felton, l’europeo Pablo Prigioni, Kurt Thomas, James White e, soprattutto, il ritorno in campo di Rasheed Wallace.

Non commettete l’errore di dimenticare Indiana e soprattutto i Chicago Bulls perché l’mvp del 2011 sta tornando, e a quanto pare più forte di prima (si parla del mese di gennaio), per trascinare la squadra il più in alto possibile. Se qualcuno non avesse capito di chi stiamo parlando…

http://www.youtube.com/watch?v=Fr_60FAbXjQ&noredirect=1

MAGO, BELI E GALLO – Stagione del riscatto per due dei tre italiani impegnati in NBA. Parliamo di Andrea Bargnagni che a Toronto, dopo un anno tribolato e ricco di infortuni, deve ritrovare continuità di rendimento perché sulla classe e i punti nelle mani, non si discute. Stesso discorso per Belinelli che ha salutato New Orleans per passare a Chicago, di fatto per sostituire Kyle Korver (passato agli Hawks), sulla linea del tiro da tre. Chiaramente, tutti i fari saranno puntati sull’uomo dell’8-8-88, Danilo Gallinari, che a Denver ha sicuramente maggiori possibilità di mettersi in mostra.

Le novità di questa stagione si chiamano Anthony Davis, prima scelta al draft 2012, che New Orleans si è assicurata insieme ad Austin Rivers, il figlio di Doc Rivers, coach dei Celtics. Tra le novità non possiamo non menzionare Minnesota che una volta al completo, in attesa dei rientri di Kevin Love e Ricky Rubio e il ritorno a grandi livelli di Brandon Roy e l’innesto di Andrei Kirilenko, potrà dire veramente la sua. Dopo il lockout della passata stagione, quest’anno si ritorna a 82 partite con l’innesto delle regole anti-flopping, cioè contro i simulatori.

Dalla Gazzetta dello Sport, riprendiamo le ultime dichiarazioni dei maggiori protagonisti della stagione che sta per iniziare.

LeBron James (Miami): “Voglio essere il migliore di sempre. Punto e basta“.
Metta World Peace (Lakers): “Se non vinciamo il titolo, prendetemi a calci nel culo“.
Russell Westbrook (Oklahoma City): “Non siamo fuori da nulla, anche se abbiamo perso Harden“.
Tom Thibodeau (coach di Chicago): “Non credo che le aspettative per noi saranno diverse dal solito senza Derrick Rose“.
Dirk Nowitzki (Dallas): “I miei compagni devono trovare il modo di vincere finché non torno
Ty Lawson (Denver): “I migliori a Ovest siamo noi
Doc Rivers (coach di Boston): “Miami ha l’anello. Per ora“.
Mikhail Prokhrov (proprietario Brooklyn Nets): “Siamo da playoff. E entro tre anni vinceremo l’anello