OTTO VOLANTE ROMA- Con la Roma non ci si annoia mai. La partenza dei giallorossi è intensa: gli uomini di Zeman, che lancia Dodò dal primo minuto, pressano alto e schiacciano l’Udinese nella propria metà campo. I friulani, privi di 5 titolari, sembrano dover fare da vittima sacrificale. Già al 5′ i giallorossi vanno sul velluto e il triangolo Osvaldo-De Rossi è vanificato da Brkic in due tempi. L’Udinese, smarrita, si affida ai lanci lunghi, e la Roma fa la partita, con il “Totti-Lamela show“. Il capitano inventa e l’argentino finalizza, o almeno ci prova: al 9′ è poco cinico, al 12′ trova Brkic pronto e al 19′ sciupa di testa un ottimo cross di Dodò. I padroni di casa arrivano al vantaggio proprio con Lamela, che irride Armero e segna dalla linea di fondo, con Brkic evidentemente colpevole. I giallorossi sembrano uccidere la partita due minuti dopo: Totti illumina per Osvaldo, pennellata per Lamela e gol del 2-0. L’Udinese barcolla come un pugile groggy sotto i colpi di una Roma perfetta, con il solo Pjanic non integratissimo negli schemi. Ma la truppa di Zeman è imprevedibile, così dal 31′ al 36′, in soli 5 minuti, l’Udinese crea 5, dico 5, palle-gol, mandandone a segno una, con Domizzi servito involontariamente da Osvaldo di testa sugli sviluppi di una punizione. La Roma perde certezze e spigliatezza, l’Olimpico si gela dopo lo spettacolo iniziale, ma l’Udinese non riesce a raggiungere il pari prima dell’intervallo, rischiando anzi il 3-1 in contropiede con Osvaldo.
CI PENSA TOTO’- Dicevamo dell‘imprevedibilità della Roma. Forse il termine non basta a spiegare questa squadra e ne andrebbe coniato uno nuovo. La ripresa parte infatti con il botto: l’Udinese, più fiduciosa e più alta, trova il pari al 50′ con Di Natale, abile a girare in rete di tacco un tiro sballato di Armero. Pareggio figlio di una perdita di sicurezza dei padroni di casa, simboleggiata dall’incertezza del giovane Marquinhos nell’occasione. Gli ospiti vanno in scioltezza con degli ottimi fraseggi, mentre la Roma, contratta, sbaglia i passaggi più elementari. Osvaldo non ci sta e ci prova in un paio di occasioni,ma l’idea di mettersi in proprio non paga. L’Udinese fa buona densità in difesa e la Roma è costretta a provarci con le conclusioni da fuori di Totti, non fortunate. Gli ultimi minuti lasciano pensare a un assedio dei giallorossi, ma proprio nel momento in cui i friulani sembrano aver tirato i remi in barca, ecco la ripartenza letale: Pereyra si invola e viene steso da Castan in area. Dal dischetto Di Natale fa vedere a Maicosuel come si fa un cucchiaio e regala una vittoria insperata ai suoi. Finisce 2-3 con l’espulsione per proteste di Tachtsidis. Per i tifosi all’Olimpico va in scena un doloroso “Bologna-bis“, ma con Zeman questo è il copione: grandi rimonte fatte e subite. Si sa, con questa Roma non ci si annoia mai.
Roma-Udinese 2-3 (2-1)
Roma (4-3-3): Stekelenburg; Piris, Marquinhos, Castàn, Dodò (63′ Marquinho); De Rossi, Tachtsidis, Pjanic (69′ Florenzi); Lamela, Osvaldo, Totti (83′ Destro). A disp.: Goicoechea, Svedkauskas, Burdisso, Romagnoli, Bradley, Perrotta, Nico Lopez. All.: Zeman.
Udinese (3-5-1-1): Brkic; Angella (69′ Heurtaux), Coda, Domizzi; Faraoni (46′ Badu), Pereyra, Allan, Lazzari, Armero (83′ Gabriel Silva); Maicosuel; Di Natale. A disp.: Padelli, Pawlowski, Berra, Willians, Zielinski, Fabbrini, Barreto, Ranegie. All.: Guidolin.
Arbitro: Massa di Imperia.
Marcatori: 22′ e 24′ Lamela (R), 32′ Domizzi (U), 50′ e 88′ rig. Di Natale (U)
Ammoniti: Angella (U), Lamela (R) e Armero (U) per comportamento non regolamentare, Domizzi (U) e Castàn (R) per gioco scorretto, Osvaldo (R) per proteste.
Espulso: Tachtsidis (R) per proteste.