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Criscito: “Presto altri italiani in Russia”

«Il calcio russo sta crescendo e l’arrivo di giocatori come Eto’o e Hulk lo dimostra. Di una cosa sono certo: vista la crisi economica che affligge l’Italia, e quindi anche il calcio, molti giocatori italiani verranno qui». Parola di Domenico Criscito

«Il calcio russo sta crescendo e l’arrivo di giocatori come Eto’o e Hulk lo dimostra. Di una cosa sono certo: vista la crisi economica che affligge l’Italia, e quindi anche il calcio, molti giocatori italiani verranno qui». Parola di Domenico Criscito, a S. Pietroburgo dal luglio 2011. L’ex difensore del Genoa si è confessato a «La tribù del calcio» (in onda oggi su Premium Calcio). Inevitabile il ritorno sulla mattina del 28 maggio: «Dividevo la camera a Coverciano con Ranocchia. Era presto, stavamo dormendo quando abbiamo sentito bussare alla porta. Era la polizia. Ero finito in un ciclone per via di una foto!». Le forze dell’ordine cercavano indizi sulla presunta combine di Lazio-Genoa. Si presentarono all’alba, sconvolgendo il ritiro degli azzurri ormai prossimi alla partenza. Criscito rimase in Italia, giudicato poco sereno per il torneo. «Che rabbia aver saltato quell’Europeo. Ci furono titoli violentissimi. Ma quando poi la Procura di Genova archiviò il procedimento, comparvero solo piccolissimi trafiletti». L’archiviazione riguarda in realtà un altro filone di indagine, sul derby con la Sampdoria dell’8 maggio 2011. Criscito è ancora indagato dalla Procura di Cremona per la partita con la Lazio, ma nel frattempo ha recuperato la nazionale. Fra i pochi ricordi positivi di quei giorni, la solidarietà dei compagni: «Vennero a turno a consolarmi. Il più arrabbiato era Di Natale»

[Gazzetta dello Sport]