Agnelli: “Cambiamo il calcio italiano”

Questo il riassunto delle parole di Andrea Agnelli, intervenuto questa mattina all’assemblea dei soci della Juventus al Centro Congressi del Lingotto: “Cambiamo il calcio italiano“. Dopo un’introduzione con la quale il Presidente ha riassunto ai soci i traguardi raggiunti negli ultimi due anni dalla società Juventus, Agnelli calca la mano sulle riforme: prima interne al club bianconero, e poi più generali, che riguardano l’intero calcio italiano. Sulla società di famiglia: “La Juventus ha sempre promosso i cambiamenti. E’ una missione alla quale questa gestione non intende sottrarsi. Quando ho ricevuto l’incarico di presidente avevo in testa chiarissimi alcuni passaggi. Il primo è cambiare la società e la squadra, un percorso in continua evoluzione, ma in 30 mesi abbiamo bruciato le tappe. Lo scudetto non ci deve far dimenticare il nostro mandato: vincere mantenendo l’equilibrio finanziario. Il bilancio presenta numeri su cui riflettere, la perdita è dimezzata, e contiamo di proseguire nel percorso di risanamento”.

Sulle riforme del calcio italiano, invece, Agnelli spera in cambiamenti radicali, che riguardano l’intero sistema: “Bisogna cambiare il calcio italiano e posizionarlo a livello europeo. Dopo i fasti degli ultimi 30 anni stiamo avendo un declino, siamo in presenza di un tracollo strutturale. E’ necessaria una riforma strutturale del calcio professionistico che non può più vivere essendo considerato al pari di quello di base. Vorremmo che la locomotiva fosse in grado di procedere al pari degli altri. Oggi siamo quarti, dopo Spagna, Inghilterra e Germania. E presto Francia e Portogallo li seguiranno. Riforma dei campionati, riforma Legge Melandri, riforma del numero di squadre professionistiche e del settore giovanile. Riforma dello status del professionista sportivo, tutela dei marchi, legge sugli impianti sportivi, riforma complessiva della giustizia sportiva, queste le tematiche su cui vorremmo confrontarci.