LA SQUADRA – Il modulo è il 3-4-3, un sistema di gioco che i tifosi rossoblu ricordano bene. In porta Emiliano Viviano, che di Genova probabilmente non conosce neanche il mare. Il suo cartellino era a metà tra Preziosi e Moratti prima dell’intrigo estivo che ha visto coinvolte anche Palermo e Fiorentina. La retroguardia merita il massimo rispetto: Andrea Ranocchia sul centro destra, ruolo che sta interpretando alla grande nell’Inter, Leonardo Bonucci nel mezzo e Francesco Acerbi sul centro sinistra. Che ve ne pare?
IL CENTROCAMPO – Nel cuore del reparto inseriamo Kevin Prince Boateng e Panagiotis Tachtsidis. Dal punto di vista tattico non è il massimo, ma si tratta comunque di due nomi che fanno un certo effetto. Più problematica è la ricerca degli esterni: a destra Marian Markovic, passato in Liguria nel 2005 prima che lo scandalo valigetta rovinasse tutto. All’epoca il serbo era un gran bel giocatore. Dalla parte opposta adattiamo Anthony Vanden Borre, poco fortunato nella sua esperienza in rossoblu.
L’ATTACCO – Tenetevi forte, lo recitiamo tutto d’un fiato il nostro tridente: Lavezzi-Destro-El Shaarawy. Beh, amalgamato al resto della squadra non consentirebbe al Genoa di battersi quantomeno per l’Europa League?
LA PANCHINA – L’allenatore è Francesco Guidolin, anch’esso vittima di un Genoa-Venezia che Enrico Preziosi non dimenticherà mai. Accanto a lui possiamo far sedere Samuele Longo, Christian Abbiati, Rodney Strasser, il difensore olandese Ojer e molti altri ancora. A Marassi questo giochino, però, sta cominciando a diventare indigesto…