Il campionato che si è ripresentato dopo la sosta per le nazionali è stato subito prodigo di spunti, di perle e di figure da pirla che andiamo a passare in rassegna.
LE PERLE
La prima perla che andiamo ad isolare è a firma di Andrea Pirlo che al minuto 62 della super sfida di sabato tra la Juventus e il Napoli, sul punteggio ancora inchiodato sullo 0-0 e nel frangente, con la Juve costretta sulla difensiva, ribalta in un lampo l’azione con un lancio dalla propria trequarti a pescare lo scatto di Matri in area avversaria (circa sessanta metri con una potenza e un giro del pallone assolutamente perfetti). Purtroppo per i bianconeri, l’attaccante ex Cagliari, fallisce il controllo lasciando sfumare la possibilità di realizzare un gol da cineteca.
Il centravanti italo argentino Pablo Daniel Osvaldo mette la parola fine sulle polemiche riguardanti il mancato utilizzo nella sfida con l’Atalanta a modo suo: segnando. Una doppietta di pregevole fattura, decisiva ai fini del punteggio per permettere alla Roma di aggiudicarsi il match contro il Genoa coronando una rimonta ammazza coronarie e soprattutto ribadendo un concetto: nel calcio, a parlare, deve essere il campo.
Francesco Guidolin, tecnico dell’Udinese, ritrova la squadra ammirata e ammirevole del passato proprio quando sembra poter calare il sipario. In dieci contro undici i bianconeri friulani trovano una vittoria pesantissima e ritrovano un giocatore, l’autore del gol Maicosuel, la cui carriera ha rischiato di rimanere sepolta in uno scavetto (quello del rigore fallito nei preliminari di Champions League).
I PIRLA
Dopo le polemiche per i biglietti, i tifosi del Napoli, una volta giunti allo Juventus Stadium non si sono dimostrati all’altezza della situazione. Ingenti i danni provocati dai supporters dei “ciucci” alle strutture del settore ospite de moderno stadio torinese così come nei bagni devastati da atti che non si può non definire vandalici ed incivili.
In molti hanno sottolineato la prodezza di Antonio Candreva in occasione del raddoppio della Lazio contro il Milan. Accanto al tiro dell’ex centrocampista di Parma e Juventus però,va evidenziato il posizionamento di Marco Amelia, estremo difensore del Milan chiamato nell’occasione a sostituire l’acciaccato CristianAbbiati. Il portiere rossonero era senza dubbio troppo avanzato (errore non nuovo nella sua carriera) offrendo la possibilità alla traiettoria tracciata dall’avversario di rivelarsi imparabile. In mezzo ai pali la parata sarebbe stata non solo possibile, ma neppure troppo difficoltosa.
Non ci piace parlare di arbitri ma il signor Guida in Chievo-Fiorentina ha davvero incontrato una giornata storta. Una decisione su tutte, quella sul mancato rigore per un contatto tra Jokic e Roncaglia. I viola si sono espressamente lamentati per un fallo evidente in piena area di rigore sul quale il direttore di gara ha però deciso di sorvolare. Non aggiungiamo che, dato per impossibile che Guida non abbia visto l’accaduto data la sua posizione, se non era rigore, il giallo per simulazione a Roncaglia diventava inevitabile. Già ammonito doveva poi essere espulso.