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La Roma più zemaniana delle prime otto giornate di campionato sbanca Genova e si rilancia per la zona Champions. Vulnerabile in difesa ma spettacolare in fase offensiva: la sintesi perfetta della compagine capitolina sta in  quell’equilibrio sottile che in serate come queste può diventare estasiante. Alcuni calciatori interpretano a modo loro i ruoli assegnatigli, vedi Totti e De Rossi, ma finalmente si ha la sensazione di una squadra compatta e unita, che crede in quello che fa e si diverte giocando a calcio.

Il Genoa di De Canio è un’intricata matassa, uno scacchiere ancora da decifrare e che paga le scellerate campagne estive degli ultimi anni. Peccato: un pubblico del genere meriterebbe qualcosina in più di campionati anonimi e sofferti.

Genoa-Roma: le pagelle

 

GENOA

FREY 5 – Non è che abbia chissà quali colpe sui quattro gol giallorossi. Diciamo che gli mancano i guizzi che di solito ha.

BOVO 4,5 – Quello di terzino non è il suo ruolo, ma tutti i giallorossi che gravitano da quelle parti lo asfaltano.

GRANQVIST 5 – Soffre maledattamente: Osvaldo è un fantasma che attanaglierà a lungo le sue nottate.

CANINI 4,5 – Se possibile ancor peggio del compagno di reparto. Si fa passare Totti alle spalle nell’azione che riapre la partita e non si riprende più.

MORETTI 5,5 – Molto volenteroso, ci mette grinta e polmoni. Fa quello che può, poi Lamela sale in cattedra e cominciano i dolori.

JANKOVIC 6 – Si sacrifica in copertura e impreziosisce la sua partita con la rete del 2 a 0 grifone. Scompare dal campo assieme al resto della squadra.

KUCKA 6 – La Roma gli porta bene: nella prima mezzora, gol a parte, corre come un forsennato e lo trovi in ogni zona del campo. Risente di questi sforzi nella ripresa.

SEYMOUR 5 – Molto male. E’ in difficolta anche quando i suoi vanno a mille, non trova mai la posizione giusta e perde il duello con i dirimpettai romanisti.

ANTONELLI 5 – Gioca in un ruolo che non gli è congeniale: da ala ha poco spazio per dare sfogo alla sua falcata. Pirisi gli sfreccia via con troppa facilità.

BORRIELLO 6,5 – Il migliore del Genoa: si batte come un leone, propizia il gol di Kucka e nel primo tempo è un osso duro per Marquinhos e Castan. Un infortunio lo manda ko.

JORQUERA 5,5 – Pressa i portatori di palla giallorossi e si propone in appoggio a Borriello. Potrebbe pungere di più in fase offensiva.

IMMOBILE 5 – Entra nel momento peggiore. Non incide.

BERTOLACCI 5 – Vale lo stesso discorso fatto per Immobile. In un centrocampo nettamente sbilanciato non riesce a farsi notare.

MELAZZI S.V.

DE CANIO 5 – Facile dirlo visto le dinamiche del match, ma ha preparato benissimo la partita e poi si è perso nelle fasi salienti. I cambi sono sbagliati, perché sbilanciano prematuramente la squadra e prestano il fianco alla manovra romanista.

ROMA

STEKELENBURG 6 – Tiene in piedi suoi con due buone parate nella prima frazione di gioco. In crescita.

PIRIS 6,5 – La rivelazione della serata, visti i precedenti. Dimostra di valere molto in fase di spinta: mette alle corde Antonelli e propizia la rete di Osvaldo.

MARQUINHOS 6 – Personalità da vendere. Gioca a testa alta come un veterano e dalla mezzora del primo tempo in poi regala sicurezza al reparto. Paga il brutto avvio, ma il ragazzo è un predestinato.

CASTAN 6,5 – E’ quello che ci mette qualcosa in più nel reparto difensivo. Elegante nei disimpegni e puntuale negli anticipi: cancellato il terribile avvio, la sua gara è da applausi.

BALZARETTI 6 – Pensa quasi esclusivamente a spingere. E’sempre presente e reattivo, ma da un calciatore così esperto ci si aspetta una maggiore attenzione in entrambe le fasi.

DE ROSSI 6,5 – Risponde da campione alle polemiche delle ultime due settimane. Non è appariscente, fatica molto in avvio, ma poi prende le misure e interpreta un ruolo non suo con la consueta classe.

TACHTSIDIS 6 – Troppo lento, frena in più circostanze l’azione giallorossa. Deve crescere tantissimo nella scelta delle giocate e dal punto di vista tattico, però il suo piede mancino è indiscutibile.

FLORENZI 6,5 – Quando corre! Ha un ritmo tutto suo, perché non si smarrisce nemmeno nei momenti critici. Cala palesemente nella ripresa.

LAMELA 7 – Vuoi vedere che diventa zemaniano? Corre, si sacrifica in copertura, compie i movimenti giusti e fa pure gol. Piano piano…

OSVALDO 7,5 – Animale. Definizione più giusta non c’è per un centravanti così completo e prestante. Se la Roma continuerà a crescere, quest’anno può davvero vincere la classifica marcatori.

TOTTI 7,5 – Un’altra categoria. Nel momento più duro si carica la squadra sulle spalle e la rimette in partita. Gioca a tutto campo, è straordinariamente infinito.

PJANIC 6 – Un quarto d’ora a buoni livelli.

BRADLEY S.V.

ZEMAN 6,5 – La fase difensiva è da registrare, così come alcuni movimenti a centrocampo, ma tra una correzione e l’altra questa squadra comincia a esprimersi alla grande in fase offensiva. Non sarà completamente il suo calcio, però se i risultati sono questi…