Home » Esclusiva Mp – Menichini: “Da Empoli non mi ha mai chiamato nessuno”

Esclusiva Mp – Menichini: “Da Empoli non mi ha mai chiamato nessuno”

Il nome di Leonardo Menichini viene da giorni accostato all’Empoli. In caso di esonero di Maurizio Sarri, la cui panchina traballa pericolosamente nonostante le smentite del presidente Corsi, l’ex trainer del Crotone sarebbe in corsa con Giuseppe Giannini e Alfredo Aglietti per assumere la guida dei toscani. Questo è il quadro emerso secondo le indiscrezioni dell’ultima settimana. Ma il diretto interessato cosa ne pensa? Mondopallone.it è andato a sentirlo…

Mister, da domenica il suo nome è continuamente accostato all’Empoli…

E cosa devo dirvi? Lo sapete meglio di me come funziona il calcio. Non mi ha chiamato mai nessuno, quindi è un argomento futile.

Però anche quest’estate sembrava che i toscani pensassero a lei…

Sì, ma era una situazione identica a quella attuale. Qualcuno mi ha mandato dei messaggini, però non sono stato contattato direttamente dalla società. A volte i dirigenti effettuano sondaggi con vari allenatori, senza entrare nel vivo, giusto per farsi un’idea.

E se questa telefonata arrivasse davvero?

Sono abituato a considerare le cose solo nel momento in cui si avverano. Ragionare in astratto non mi è mai piaciuto. Empoli è una bella piazza, lo sappiamo tutti, ma ricordiamoci che lì c’è un allenatore che sta lavorando e merita rispetto.

Leonardo Menichini che idea si è fatto di questa serie B forse più equilibrata del solito?

Hai detto una cosa esatta: la serie B è sempre stata equilibrata, ma quest’anno lo è ancora di più perché manca una squadra in grado di poter ammazzare il campionato. Verona e Spezia sono le migliori sulla carta, però ci vuole del tempo prima che trovino i giusti equilibri; c’è un Sassuolo per ora scintillante ma che non potrà tenere un ritmo così alto per l’intera durata del torneo e, infine, quasi tutte possono sbalzare dalla zona playoff alla zona playout o viceversa in pochissimo partite.

Chi gioca il calcio più bello?

Livorno e Sassuolo. I neroverdi sono migliori come collettivo, i labronici dipendono molto dai tre attaccanti.

Brescia e Crotone, sue ex squadre, faticano un po’…

Avranno tempo e modo di rifarsi, perché sono ben allenate e possiedono organici di valore. Il Crotone ha un sistema di gioco ormai consolidato, credo sia solo questione di limare alcune imperfezioni. Il Brescia ha delle individualità di prim’ordine che devono amalgamarsi coi numerosi giovani a disposizione di Calori.

Da conoscitore della piazza romana, che idea si è fatto del “caso” De Rossi?

Roma è una piazza passionale, che vive di eccessi. Le esagerazioni producono sempre cose positive e cose negative: la vicenda De Rossi, per quanto vera sia stata, ha sicuramente subito l’onda mediatica. Nella Capitale ci sono un sacco di radio, giornali e tv private, ognuno ha voluto dire la sua nella questione. Che De Rossi sia un grande calciatore è indiscutibile, così come lo è il fatto che Zeman lavora ogni giorno ed ha il diritto di stabilire la posizione in campo che ritiene più consona per i vari elementi della sua rosa.