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Novara e Pro Vercelli, la sfida riparte dalla “B”

Quest’anno di squadre piemontesi nel calcio professionistico ne abbiamo ben sette: due in A, due in B, una in Prima Divisione e due in Seconda Divisione.
Come non analizzare però le due squadre militanti in serie Bwin? Due squadre unite da un nome, da un calciatore: Silvio Piola. Quell’uomo che giocò in tutte e due queste squadre e che lasciò loro il nome dello stadio; queste squadre tanto vicine quanto lontane come rivalità.

Come molti avranno intuito, stiamo parlando di Novara e Pro Vercelli, due squadre piemontesi tre le più titolate. La prima ha accarezzato il sogno della serie A l’anno scorso con scarsi risultati, la seconda è tornata nella serie cadetta dopo ben 64 anni. L’emozione di una città, Vercelli, che accoglie una squadra vincitrice di 7 scudetti nel calcio che conta e che andrà a sfidare il Novara calcio, la rivale di sempre. La Pro è una delle squadre più antiche d’Italia, fondata nel 1892 come società ginnastica Pro Vercelli, nel 1903 aprì anche la sezione del calcio. Il Novara è anch’essa una squadra dei primi del ‘900 e ha partecipato fino ad oggi a 13 campionati di serie A. La squadra è legata al mitico Silvio Piola, giocatore che la riportò nella massima serie nel 1947 e con i suoi gol la fece rimanere in serie A per ben 7 anni. Dagli anni storici di queste due squadre, torniamo ai giorni nostri e al campionato attuale di serie B, che ci propone nuovamente il duello tra le due squadre piemontesi.

Il Novara, dopo il deludente anno in massima serie (stagione “2011-2012”), vuole cercare conferme e dimostrarsi all’altezza della serie B, nonostante abbia perso la maggior parte dei giocatori dopo la retrocessione dell’anno scorso e avendo dovuto letteralmente restaurare la rosa; sembra che il club sia comunque riuscito a trovare un’equilibrio tra giovani e gli ultimi veterani rimasti.

Dopo sei giornate il cammino del Novara in campionato sembrava essere molto promettente visti i 10 punti guadagnati (6 quelli segnati nella classifica vista la penalità di 4 punti inflitta alla squadra piemontese) e vista la qualità del gioco espressa dalla compagine di mister Tesser, sempre più fluido e di categoria superiore. Le ultime due giornate, che hanno visto uscire il Novara sconfitto prima in casa contro la Ternana e poi a Reggio Calabria, hanno ridotto le speranze di un campionato di vertice visto l’involuzione sul piano del gioco.

Il Novara Calcio dovrà cercare di riscattarsi sabato sul suo campo contro il Brescia, per cercare di ritrovare continuità di risultati. La Pro Vercelli invece sembrava essere partita forte, battendo la Ternana per 1 a 0; ma l’euforia per la prima vittoria è stata subito interrotta dalle sei sconfitte riportate contro Reggina, Livorno, Sassuolo, Bari, Cittadella e Juve Stabia, queste intervallate da una sola vittoria convincente per 3 a 1 sull’Ascoli. La Pro vuole rimanere nella serie cadetta, vista anche la rivoluzione della rosa, e lotterà sicuramente per ottenere la salvezza tanto sognata dai suoi tifosi.

Viste le prime partite i giocatori della Pro non sembravano così “Leoni” come sono soprannominati; il gioco è infatti molto confuso, senza un vero e proprio schema, i giocatori appaiono un po’ spauriti e nelle partite perse il club vercellese è sembrato rinunciatario e poco lottatore. Si spera che possa reagire come solo la Pro sa fare, e che i Leoni cercheranno di far risultato contro un’altra neopromossa, il Virtus Lanciano.

Il gioco espresso dalle due compagini del basso Piemonte è totalmente diverso: quello del Novara di mister Tesser, è più votato all’attacco, la Pro Vercelli di mister Braghin invece, gioca di attesa e sulla difensiva. La squadra di Tesser cerca di aggredire subito e con insistenza l’avversario, alla ricerca del gol; subendo a volte il contropiede degli avversari ma tenendo sempre bene il campo, mantenendo il possesso palla e il dominio territoriale. Il gioco espresso dalla Pro Vercelli, invece, è più difensivo con ripartenze non sempre veloci e incisive; forse sarebbe bene che mister Braghin riveda questo atteggiamento di attesa dell’avversario, e magari anche la parte di ripartenza/contropiede, al momento troppo lenta per impensierire le difese avversarie. Ma, soprattutto, ci sarà da lavorare sul disimpegno in difesa cercando di buttar via il minore numero possibile di palloni in questa fase. Insomma, il Novara sembra aver trovato il bandolo della matassa, migliorando costantemente il proprio gioco e riconoscendo il gran lavoro di Tesser nel creare il gruppo e il gioco veloce e fluido che lo ha caretterizzato.

Il mister della Pro, Braghin, dovrà invece lavorare molto sul piano tecnico, e, soprattutto, dovrà cercare di infondere positività sull’aspetto psicologico dei suoi giocatori, visto il carattere remissivo che hanno dimostrato; una volta curato questo atteggiamento, il gioco sarà sicuramente destinato solo a migliorare, vista la rosa competitiva di cui dispone la Pro.

Aspettando i risultati della prossima giornata di serie Bwin e sperando di vedere un bel calcio, resteremo in attesa di vedere se queste compagini riusciranno, nel corso della stagione, a dimostrarsi all’altezza di un campionato difficile, lungo e pieno di insidie come la cadetteria e, magari, perché no, anche di un campionato di livello tecnico migliore come la serie A.