Home » Il “Pagellone” della 7ª di Serie A 2012/2013

Se siete stanchi delle solite pagelle, ecco la Serie A come non l’avete mai letta prima. Dalle “prime donne” di Napoli alla sentenza su Conte, il tutto passando per gli sgambetti cagliaritani e la mancanza d’appeal del nostro calcio. Un breve riassunto della 7^a giornata del campionato di Serie A 2012-2013 riletta in chiave satirica.

 VOTO 10 a MAREK HAMSIK: Parole poche, fatti molti, massima espressione di ‘sto Napoli targato Mazzarri, capace d’esser squadra, capace di far tornare l’entusiasmo, capace di tornare sotto le luci della ribalta quando là sotto al Vesuvio si continua a viver della luce riflessa di un certo Maradona. E poco importa se anche il “Pocho” se n’è andato mentre qualche “ciuccio” è rimasto quando i riflettori, adesso, son tutti puntati su di voi… PRIME DONNE…

 

 

VOTO 9 all’INTER: E’ bastato giocare contro il Milan per sembrare il Barcellona, mentre agli altri non sarebbe bastato giocar da Milan per non sembrar una provinciale. E pensate alla felicità di Strama, quello che ha esultato perché di vincer non gli pareva vero, mentre tutti han visto Cassano felice e non era un’apparenza… INGANNEVOLI…

 

 

VOTO 8 a MIROSLAV KLOSE: La doppietta contro il Pescara, la fine della crisi d’astinenza e le pernacchie ai giornalisti. Perché son 4 partite che non segnava e si correva il rischio si facesse prendere dalle crisi di mezz’età, mentre qua gli unici ad andare in crisi ieri son stati i difensori del Pescara e quelli che lo volevan buono solo per fare il brodo… GALLINA VECCHIA…

 

 

VOTO 7 a CORINI, PULGA e LOPEZ: L’esordio in Serie A da allenatori e un 3×2 di quelli che non vedi nemmeno al Lidl. Perché un conto son le solite offerte pacco dove prendi 3 “robe” e ne paghi 2, un altro cambiar 2 panchine per prenderne 3, di punti, s’intende. Voi che dite? Mica male… SCONTATI…

 

 

 

VOTO 6 al MANIFESTO di PESCARA – LAZIO: Ma un po’ anche al genio che l’ha ideato. L’aquila laziale che si libra in cielo, un cacciatore pronto a sparare e la scritta “La caccia è aperta” stampata a caratteri cubitali. Perché talvolta val bene la pena di riderci su, nonostante i problemi, nonostante la sconfitta, nonostante le poche speranze sin dalla partenza, sognando di diventar cacciatori, finendo per essere prede. Nemmeno fossimo parte della stessa catena alimentare… IL CICLO DELLA VITA…

 

 

VOTO 5 ad ALESSANDRO DIAMANTI: Perché la Fiorentina è forte e su questo non ci piove ma a Bologna non arrivano punti e sale il rischio grandine. “Si va beh, non posso mica far tutto da solo”. Eh, lo so, però qua tocca darsi una svegliata e consultare un meteorologo, che almeno ci si ripara se proprio non si può evitare piovano polpette. METEOROPATICI… 

 

 

VOTO 4 al TORINO: Perché qua bisogna capire che certe occasioni non puoi lasciartele sfuggire, ancor di più se ti proclami salvo dopo aver guardato la classifica, mentre qua sarebbe ora di cominciar a guardare in basso che ti passan le vertigini. E pensate alla faccia di Cellino, quello che con una soffiata ha evitato Cabrera al Toro e con un colpo di coda, oggi, ha soffiato 3 punti a Cairo. Dite che Urbano se la sia presa?… SGAMBETTI…

 

 

VOTO 3 a CHRISTIAN ABBIATI: Un gol regalato e un altro quasi. Dai su, un derby è un derby e contro gli impestati nerazzurri è già difficile per tutti. Ecco appunto, non c’è mica bisogno di aiutarli che ce la fanno benissimo da soli… ALTRA GUANCIA…

 

 

 

VOTO 2 a SERGIO ROMERO: Stesso discorso di questo qua in alto. Ma si, è giovane e si rifarà. E poi non è mica lui a dover salvare la squadra con capre e cavoli annessi. Ecco, speriamo che lui la pensi diversamente, magari, altrimenti ci troviamo con l’ennesima pecora che quando si perde è colpa degli altri e quando si vince si bela tutti insieme… VINCI CHE TI PASSA…

 

 

VOTO 1 al DERBY DELLA MADONNINA: L’ennesimo schiaffo morale ad un calcio, il nostro, che rimane indietro quando il resto del mondo guarda avanti, nonchè altrove. Che il “Clasico” spagnolo sia di un altro pianeta è fuor di dubbio, ma che un Marsiglia – PSG potesse riscuotere le classiche attenzioni destinate a questo derby sembra film di fantascienza, eppure non lo è. Aggrappati alle nostre tradizioni, aggrappati al nostro passato, mentre là fuori c’è chi ancora si aggrappa a Del Piero sperando d’assister all’inizio di un nuovo film, sperando in un classico d’altri tempi, rimanendo ai bordi di quest’assurdo copione… LA VITA NON E’ UN FILM…

 

VOTO 0 alla SENTENZA su CONTE:  A chi dovrebbe garantir giustizia e si ritrova ad elargir carezze, scuotendo l’Italia con parole forti, risolvendo il tutto con una pacca sulla spalla, quando prima si è colpevoli, quando si finisce poi per esserlo un po’ meno. Tra gente che s’indigna e gente che gioisce, resta il fumo e si getta l’arrosto, avvolti da quella sensazione d’essersi ancora una volta cibati dei pesci piccoli e d’aver liberato quelli grossi, mentre  in ogni aula di tribunale rimane indelebile la scritta: “La legge è uguale per tutti”. Ci si è solo dimenticati d’aggiunger “gli altri”… INGIUSTIZIE…