Esclusiva Mp – Spinosi: “De Rossi in panchina? Un colpo al cuore, ma sto con Zeman”
“Conosco Daniele da quando era bambino, praticamente l’ho visto crescere. Vederlo in panchina mi ha fatto male, molto male”. Parole di Luciano Spinosi, ex difensore e collaboratore tecnico della Roma.
Queste esclusioni eccellenti peseranno sul gruppo?
Mi auguro di no. Devono essere bravi a non andare dietro ai troppi media che serpeggiano nella Capitale. Sono esclusioni che certamente fanno discutere, ma vorrei spezzare una lancia in favore di Zeman: l’allenatore è il primo a pagare quando le cose non funzionano, consentiamogli almeno di scegliere in libertà.
Chi non è in discussione è Francesco Totti. Questa Roma dipende ancora troppo da lui?
Francesco è straordinario, vederlo giocare è una goduria. E’un campione che non conosce ostacoli: quando lo hai in rosa, è inevitabile dipendere da lui.
Sull’altra sponda del Tevere c’è una Lazio che regala solo sorrisi…
I biancocelesti, dopo Juventus e Napoli, sono la squadra migliore del campionato. Lo dice lo classifica, ma anche bontà del gioco espresso e la qualità dei singoli. E poi c’è Klose, un altro campione da ammirare.
Petkovic?
All’inizio non lo conoscevo molto ma, dopo averlo sentito parlare tre o quattro volte in tv, posso dire che siamo di fronte a un uomo di un’intelligenza inaudita. Per quanto concerne la parte tecnica, basta veder giocare la sua Lazio per farsi un’idea.
Ieri Milan-Inter: mai un derby della Madonnina è stato così povero dal punto di vista tecnica…
E’ vero, ma la qualità è fatta dal denaro. Se i presidenti di entrambe hanno deciso di ridurre le spese, il ridimensionamento tecnico è la logica conseguenza. Una volta questo era il derby d’Italia…
Inter molto solida con la retroguardia a 3, e non è la sola…
Prima era più difficile trovare una grande squadra che giocasse con la linea a 3. Il calcio è cambiato, se fai bene questo modulo ne ricavi vantaggi in entrambe le fasi. L’elasticità tattica è ormai fondamentale.