La Lazio cala il tris, ed espugna l’ostile Stadio Adriatico grazie a un primo tempo devastante. Hernanes spiana la strada ai suoi, mentre Klose arrotonda con una doppietta (la seconda stagionale dopo quella contro il Palermo). Pescara inconsistente e impotente di fronte alla superiorità tecnica degli avversari.
LAZIO SUPERIORE- La Lazio di Petkovic, con la formazione tipo, ipoteca la vittoria già nella prima frazione di gioco, nonostante il calore della bolgia dell’Adriatico. La partenza degli uomini di Stroppa è tanto rabbiosa, quanto effimera. Colucci, scelto in un centrocampo d’esperienza con Cascione e Blasi, spara dal limite lambendo l’incrocio dei pali. Poi il Pescara scoppia come una bolla di sapone, e al primo tentativo la Lazio passa. Punizione magistrale al 5′ di Hernanes, che supera un Perin apparso molto incerto. I padroni di casa ci provano con orgoglio e grinta, ma il tasso tecnico dei biancazzurri è troppo superiore. Il centrocampo della truppa di Petkovic ha il completo dominio del campo e le occasioni fioccano: così, dopo i gol sfiorati da Mauri e Klose, ci pensa proprio il Panzer tedesco a chiudere la pratica. Al 25′, imbeccato da una magia di Candreva (tra i migliori dei suoi), fa sedere Perin e insacca; poi 10 minuti dopo brucia il disattento Terlizzi e insacca di testa su corner di Hernanes. Un Pescara estremamente velleitario non punge mai Marchetti, tranne che con una punizione dalla distanza di Colucci, e la Lazio gestisce comodamente un vantaggio largo senza il minimo affanno, tra i fischi del pubblico pescarese.
SENZA INFIERIRE- Stroppa prova il tutto per tutto e inserisce una punta per un centrocampista (Jonathas per il nervoso Blasi), ma non raccoglie i frutti sperati, anche perchè il brasiliano al minuto 48′ è lento e macchinoso nel controllare un errato retropassaggio di Konko. Con l’ingresso anche di Quintero (in luogo di Celik), i padroni di casa provano a costruire qualcosa con orgoglio, rischiando di prendere il quarto gol in contropiede: per loro fortuna Mauri ed Hernanes sono troppo leziosi. La manovra laziale è fluida e bella da vedere. Gli unici rischi per la porta ospite si verificano per errori di sufficienza della difesa: prima Dias apre la strada a Jonathas, che si perde ancora sul più bello; poi Biava e Marchetti hanno un’incomprensione che favorisce Abbruscato, ma il tiro a botta sicura della punta ex Vicenza è deviato sul palo dallo stesso estremo difensore biancazzurro. E’ l’ultima vera occasione della partita: il Pescara non trova nemmeno il gol della bandiera; la Lazio gestisce l’ampio vantaggio e porta a casa 3 punti fondamentali per consolidare la terza posizione, in attesa del risultato dell’Inter di questa sera.
Pescara-Lazio 0-3 (0-3)
Pescara (4-3-3): Perin; Balzano, Capuano M., Terlizzi, Bocchetti; Blasi (46′ Jonathas), Cascione, Colucci; Celik (56′ Quintero), Vukusic (66′ Abbruscato), Caprari. A disp.: Pelizzoli, Falso, Romagnoli, Soddimo, Bjarnason, Nielsen, Brugman. All.: Stroppa.
Lazio (4-1-4-1): Marchetti; Konko (60′ Cavanda), Biava (85′ Cana), Dias, Lulic; Ledesma; Candreva, Hernanes, Gonzalez, Mauri; Klose (72′ Floccari). A disp.: Bizzarri, Carrizo, Ciani, Sculli, Stankevicius, Zauri, Onazi, Rocchi, Kozak. All.: Petkovic.
Marcatori: 5′ Hernanes, 25′ e 35′ Klose.
Ammoniti: Blasi e Quintero (P) per gioco scorretto.