Quella del Milazzo è una storia particolare che perdura già da qualche settimana; una vicenda che vede come principale protagonista il patron Giuseppe Peditto e la sua gestione economica della società. I calciatori, rimasti senza stipendio e sfrattati dal residence che li accoglieva, si ritrovano costretti a chiedere riparo presso gli spogliatoi del proprio impianto di gioco; una situazione che ha del surreale per il calcio professionistico italiano. I tifosi invocano un passaggio di proprietà che Peditto ha sempre rifiutato, intanto il comune, attraverso l’assessore allo sport Pippo Midili, continua a fare pressione per avere risposte precise che chiariscano alcune situazioni debitorie del club. Il possibile sciopero di domenica prossima è dunque l’ultimo tassello disperato di una storia che non ha nulla a vedere con il calcio e che sicuramente farà male a tutto il movimento e alla Lega Pro in particolare.