Lippi, e adesso?

Tanto rumore per nulla. Rumore di possibili successi, di denaro sonante sul conto in banca, il tutto in un ambiente che di certo non vive di calcio a trecentosessanta gradi.

Il matrimonio tra Lippi e la Cina s’ha fatto soltanto cinque mesi fa e già cominciano a  veleggiare voci su un possibile esonero del tecnico ex Campione del mondo 2006.

Il motivo? L’eliminazione nella Champions League asiatica con il suo Guangzhou Evergrande, obiettivo primario del club cinese miseramente fallito ai quarti di finale. Se lo scorso 17 Maggio il presidente cinese Jong Zhuo ha offerto un ingaggio, a dir poco lauto, di dieci milioni di euro a stagione per due anni e mezzo all’allenatore toscano, be’ di certo pensava di puntare almeno alle semifinali della competizione.

E invece nulla di fatto. I rossi hanno sì vinto per 2-1 il match di ritorno contro l’Al Ittihad (gol di Barrios e Conca per i cinesi), ma ciò non è bastato per superare il passivo di 4-1 subìto all’andata.

Lippi, come è ovvio che sia, non sembra accusare “sintomi da esonero” e pare essere tranquillo pensando di poter riscattare la società puntando ai restanti due titoli stagionali, ovvero il campionato e la Coppa nazionale: “E’ davvero un peccato uscire così dalla competizione – ha affermato il tecnico – Nel match di ritorno abbiamo avuto fino a dieci occasioni da gol, ma a volte il calcio è ingiusto. I miei ragazzi avrebbero meritato la qualificazione e mi complimento comunque con loro perchè hanno lavorato bene“. Contro la squadra dell’ex ct italiano anche gli infortuni: “Purtroppo non potevo contare neanche su tutti i miei effettivi a pieno regime. Muriqi era infortunato alla caviglia e alcuni dei difensori hanno giocato senza aver effettuato un allenamento completo da quaranta giorni ad oggi. Adesso concentreremo tutte le nostre forze sugli ultimi due obiettivi rimasti: campionato e Coppa nazionale“.

Dicevamo delle poche pressioni. Ma forse non è proprio così.