Guglielmo Micciché, le prime parole di Lo Monaco sono piaciute molto ai tifosi. Quanto è importante l’orgoglio da siciliano acquisito del vostro nuovo dirigente?
Lo Monaco è un uomo competente, che sa di calcio e che trasmette la propria grinta alla squadra. Inoltre, come ha detto lei, può darci molto sotto il profilo dell’attaccamento alla maglia. E’ la persona giusta al momento giusto: con lui riavvicineremo il pubblico.
Zamparini ha detto che per sei mesi non rilascerà dichiarazioni. Dobbiamo crederci?
Lui sostiene di voler lasciare tutte le incombenze ufficiali a Lo Monaco, ma non per questo si defilerà dalla squadra. Ci sentiamo ogni giorno: Maurizio è il primo tifoso del Palermo. Magari spezzerà in anticipo il suo silenzio, chi lo sa.
Fabrizio Miccoli, dopo la tripletta, si è sfogato davanti ai microfoni. Con chi ce l’aveva?
Il suo era uno sfogo generale, ce l’aveva un po’ con tutti. Tra di noi non ci sono comunque problemi: lui è un fuoriclasse, oltre che il nostro simbolo. E lo è a prescindere dalla tripletta che ha rifilato al Chievo.
Questo rinnovo arriverà?
Decideranno lui e il presidente. Hanno un rapporto talmente bello che se la vedranno da soli.
Cosa le è piaciuto maggiormente di questo primo Palermo targato Gasperini?
Abbiamo finalmente una squadra che gioca a calcio: Gasperini ha raccolto solo 3 punti ma il Palermo non meritava la sconfitta né a Bergamo né a Pescara. Siamo sulla strada giusta, continuando di questo passo le soddisfazioni non mancheranno. In una partita sono arrivati più gol che nelle cinque precedenti e l’intuizione di Donati difensore centrale, poi, merita solo applausi.
Una frecciatina per Sannino?
Ma no. Con il Sannino uomo ci siamo lasciati benissimo, così come con Perinetti. Purtroppo il calcio è fatto di scelte, però ciò non toglie che la stima e il rispetto reciproco rimangano immutati.
Note positive stanno arrivando da quei calciatori meno abituati alla serie A, vedi Morganella, Giorgi e Garcia…
E’ vero, i tre ragazzi che lei ha elencato stanno facendo benissimo. Il secondo tempo di Giorgi con il Chievo è stato eccezionale. Morganella e Garcia, invece, stanno confermando le qualità che avevano in parte lasciato intravedere a Novara.
Domenica si va a Genova: è il momento giusto per sbloccarsi fuori casa?
Noi ce la giocheremo a viso aperto, con l’obiettivo di centrare i tre punti. La squadra è costruita per attaccare, non possiamo permetterci di fare calcoli. Sbloccarci in trasferta sarebbe importantissimo: nella passata stagione abbiamo sofferto molto lontano dal Barbera.