Direttore, contro il Crotone vedremo un Ascoli rinfrancato dopo la prova di Sassuolo?
Sta crescendo l’autostima dei ragazzi. Andare sul campo della capolista e giocarsela alla pari è qualcosa di molto importante. Siamo sulla strada giusta e dobbiamo continuare così, pur non smarrendo mai la consapevolezza che i momenti difficili non mancheranno.
Zero punti lontano dalle mura amiche: perché?
Nelle prime partite, oltre ai risultati, sono mancate anche le prestazioni. Dovevamo ancora inserire i nuovi acquisti e facevamo molta più fatica, mentre adesso le cose stanno migliorando. Sono sicuro che prima o poi ci sbloccheremo anche fuori casa.
E’più facile con un mister come Silva, che ad Ascoli è praticamente di casa?
Certamente. Silva è stato bravissimo nella passata stagione, ha compiuto quasi un miracolo. La squadra e lo segue e la città intera lo apprezza. Come base di partenza mi sembra ottima.
L’anno scorso siete partiti con il fardello dei 10 punti da recuperare: il nuovo campionato ha portato con sé anche una preparazione estiva diversa?
Questo campionato ci obbliga a meno rincorse, però abbiamo ritenuto opportuno non mutare il piano di preparazione. Ci siamo trovati bene ed era giusto continuare così.
Zaza – Fecsezin: complementari oppure troppo simili per giocare assieme?
E’ una domanda intelligente, perché a prima vista sembrerebbero non adatti per far coppia. Però, mentre Fecsezin funge più da riferimento centrale, Zaza è abituato a svariare su tutto il fronte d’attacco. Diciamo che possono anche funzionare.
Dramé, invece, è penalizzato un po’ dal vostro modulo. Non crede?
Sì, è vero. Lui è un esterno d’attacco, con il 3-5-2 può fare la seconda punta che entra a gara in corso e prova a spaccare gli equilibri. Se capisce che non bisogna sempre strafare, allora ci fornirà un bel contributo.
Ultima domanda: quale squadra, finora, l’ha impressionata più delle altre?
Giudico solo quelle con cui abbiamo giocato contro e devo dire che il Bari mi ha fatto davvero un’ottima impressione. Azzardo: lotteranno per i playoff fino all’ultimo.