Lega Pro 2ª Divisione Girone B: Rimini – Forlì 0-0
E’ giunto il momento del primo derby per i biancorossi, è giunto il momento di Rimini – Forlì, una sorta di testa-coda che il pre-campionato preannunciava a posizioni invertite. Sorprende il Rimini sest’ultimo, sorprende ancora di più il Forlì, attuale quarta forza del campionato.
DOMINA LA PAURA – La tensione da derby che si respira è notevole, tanto sugli spalti quanto sul campo. Il Forlì parte meglio e si fa vedere subito in avanti con Melandri e Sabato, ma le conclusioni si rivelano imprecise. Il Rimini stenta, la paura di sbagliare è tanta e i numerosi errori in fase d’impostazione l’evidenziano prontamente.
Servono 29 minuti per veder uscire la squadra di D’Angelo dal proprio guscio. Tempo necessario per innescare dei flipper in area forlivese, non di certo tempo per sbloccare il risultato. La difesa ospite è infatti attenta e lo 0-0 permane. Prevalgono imprecisione e tensione, lo spettacolo manca, così come la sicurezza.
L’unico tiro in porta nella prima frazione arriva da Onescu al 44’. La conclusione da posizione defilata è però debole e Ginestra controlla in due tempi, preoccupato più dal campo viscido che dalla pericolosità della conclusione. Il primo tempo termina e Monreale manda così le squadre negli spogliatoi.
SBAGLIANDO S’IMPARA MA NON SI VINCE – Inizia la ripresa senza sostituzioni e senza grosse emozioni, per i primi 10 minuti, quantomeno. Al 14’, infatti, arriva la prima grande occasione ed è firmata Forlì. Melandri, lasciato libero dalla retroguardia biancorossa, può deviare liberamente dal limite dell’area piccola un cross proveniente dalla parte opposta, Scotti si supera e respinge la sfera in corner facendo gridare al miracolo l’intero stadio.
Entrano in campo Zanigni e Oggiano e la partita si anima improvvisamente. Le squadre prendono così coraggio e i ritmi salgono. La sensazione più netta è non che ci volesse chissà cosa per vedere miglioramenti, la realtà più inquietante è che per 60 minuti fosse stato più facile a dirsi che a farsi.
I tentativi di Zanigni, Petrascu e Baldazzi mancano di precisione, si arriva così al 32’ e il Forlì sfiora nuovamente il vantaggio. Sampaolesi, da ottima posizione, spreca calciando di collo esterno una clamorosa palla gol, arrivatagli sui piedi dopo il classico passaggio all’indietro dalla linea di fondo campo, nonostante un semplice piattone bastasse per far esultare la tifoseria ospite.
Gol sbagliato, gol subito? Quasi. Al 36’, infatti, Maita lascia partire un cross velenoso che sorprende tutti: Valeriani devia leggermente, Ginestra è superato, la palla scivola lentamente verso la porta ma sul più bello arriva Sozzi ad allontanare la minaccia salvando sulla riga.
La partita si rispegne, ma al 94’, dal nulla, arriva l’ultimo sussulto di marca riminese. Rosini fa da sponda su un cross proveniente dalla destra, Valeriani si trova da solo a tu per tu con Ginestra ma, nonostante la libertà, sceglie la soluzione più sbagliata colpendo malamente di testa. La sfera si alza sopra la traversa, l’arbitro può dunque fischiar la fine.
Rimini e Forlì tornano dunque a casa dispiaciute per aver preso un punto, il pubblico, invece, lascia gli spalti contento per non aver preso la pioggia. Questione di punti vista.
RIMINI – FORLI’ 0-0
RIMINI: Scotti, Brighi A., Gasperoni (Vittori), Vignati, Rosini, Maita, Spighi (Zanigni), Brighi M. (Valeriani), Morga, Baldazzi, Onescu. A disp. (Semprini, Mandorlini, Ferrari, Maio). Allenatore: Luca D’Angelo
FORLI’: Ginestra, Vesi, Sabato, Sozzi (Mordini), Ingegneri, Orlando, Petrascu, Sampaolesi, Melandri (Buonaventura), Evangelisti, Filippi (Oggiano). A disp. (Casadei, Bergamaschi, Renzi, Ferri). Allenatore: Attilio Bardi
Arbitro: Monreale Andrea di Roma 1.
Marcatori: Nessuno
Ammonizioni: Ingegneri, Vesi, Vignati, Vittori, Evangelisti.
Espulsioni: Nessuna.