Partita vivace sin dalle prime battute, lo Spezia fa gioco ma non incide, colleziona calci d’angolo a ripetizione che sono segno della chiara volontà di mettere alle corde l’undici avversario, ma pecca di quella cattiveria che consentirebbe di tramutare in rete il forte pressing iniziale. Dal canto suo, la Reggina contiene, soffre ma resiste, e quando può controbatte, puntando a servire quei due là davanti che sanno, per DNA, come essere pericolosi; vedere il palo di Ceravolo al quarto d’ora, nato da un contropiede fulmineo che porta poi Fischnaller a un passo dal gol, con l’attaccante altoatesino che non riesce a insaccare da ottima posizione.
Occasione che sveglia l’undici calabrese, che prova ad avanzare il baricentro sperando di mettere in difficoltà uno Spezia che in effetti diminuisce la sua pericolosità, e sembra patire il gioco verticale di una Reggina che ci prova spesso anche dalla distanza. Spezia che si fa comunque vedere prima dell’intervallo con una gran botta di Di Gennaro dalla distanza, e che inizia la ripresa in maniera veramente convincente.
L’undici di Serena si getta in avanti, a caccia del gol che sblocchi la gara, trovandolo al 55′ con Sansovini, che gira in rete, di testa, il preciso calcio d’angolo di Di Gennaro. Rete tutto sommato meritata, quinto centro in campionato per l’ex Pescara, con Serena che trovato il vantaggio ridisegna il suo schieramento, escludendo Di Gennaro e gettando in mischa Pichlmann. Dionigi risponde con Sarno per Fischnaller, ma la sua strategia viene stravolta dal rosso sventolato ad Armellino al minuto 61, che di fatto complica i piani di rimonta calabresi.
Gli ultimi venti minuti regalano emozioni: un po’ targate Spezia, che preso per mano da Sansovini prova a pescare il gol che chiuderebbe anzitempo la partita; un po’ di stampo reggino, con Ceravolo che lotta, e sgomita, più di tutti per provare a rimettere la gara in equilibrio. L’ultima vera, grande, occasione è comunque ancora spezzina, ancora firmata Sansovini, che vola via in velocità ma non riesce a fulminare un attentissimo Baiocco, che solo due stagioni fa giocava in serie D nel Gaeta. Il finale è concitato, con gli amaranto in avanti, ma non in grado di rimettere in equilibrio un risultato che alla fine sorride all’undici di casa, che torna a far punti e sale a quota dieci; ko che invece si fa sentire in casa Reggina, costretta ancora nelle zone basse della classifica.