I campioni che non ti aspetti
Qualche anno fa, per essere più precisi nella stagione 2004-2005, una squadra romagnola di poche migliaia di abitanti ha fatto innamorare milioni di italiani riuscendo a bloccare davanti la tv, appassionati del calcio di tutte le età. Questa squadra era l’indimenticabile Cervia dell’eccentrico e scatenato Ciccio Graziani, indubbiamente protagonista assoluto di quella piccola realtà. Noi di Mp.it in onore di quei ragazzi che ci hanno tanto fatto divertire, vogliamo ricordarli in maniera originale con un esperimento piuttosto singolare. Buon divertimento:
Bertaccini/Storari: Il berta capitano morale e unico reduce della formazione allenata da Graziani, ci ricorda il sempreverde Marco Storari, per caratteristiche fisiche e carattare, ma soprattutto per la capacità di farsi trovare pronto ad ogni evenienza, nonostante i due nel corso della loro carriera siano stati ampiamente sottovalutati rispetto alle loro potenzialità.
Ricci/Materazzi: Possente fisicamente e grande trascinatore, il capitano del Cervia della stagione 2004 anno della prima edizione di Campioni, ha di certo in comune nel suo piccolo la grinta e il cuore del grande Marco Materazzi.
Scandroglio/Cafu: Simpatia, corsa e qualità nonostante le categorie assolutamente diverse, Bobo Scandroglio ha quel non so chè nel suo piccolo del pendolino più famoso della storia del calcio.
Arrieta/De Silvestri: L’italo-americano della squadra romagnola, tra i migliori degli uomini di Graziani, vogliamo paragonarlo al ben più noto Lorenzo De Silvestri, in quanto eterna promessa da cui ci si aspettava di più date le grandi potenzialità.
Gullo/Sardo: Croce del povero Ciccio Graziani costretto a schierarlo il più delle volte per colpa del pubblico da casa. Indimenticabili gli sfoghi del suo allenatore uno su tutti “Mannaggia a te e a chi te fa giocà”. Solo per somiglianza fisica date le non eccelse qualità dimostrate in campo, abbiamo trovato in Sardo il suo alter ego.
Apicerni/Aquilani: Per qualità e vaga somiglianza fisica l’ex centrocampista dei romagnoli gettonatissimo dalle ragazzine, ha in Aquilani il giocatore che lo ricorda di più, capacità di palleggio e ottima visione di gioco le doti in comune con l’Albertone giallorosso.
Spagnoli/Beckham: Il mago dei calci piazzati, fosse stato uno sport da fermo Spagnoli avrebbe tranquillamente potuto giocare in campionati di alto livello. Proprio per questo piede eccezionale non possiamo che regalargli l’azzardato parallelismo con David Beckham.
Moschino/D. Conti : Tra i leader del Cervia, “Mosca” protagonista della promozione in serie D, con tutta la sua napoletanità e l’incredibilità simpatia è stato il Daniele Conti della piccola realtà romagnola.
Di Matteo/Vieri: Bomber dal cuore d’oro amatissimo dal suo mister, con cui oltre al gol col Bobone nazionale ha in comune la caratteristica di girandolone, tantissime sono infatte le squadre in cui il giaguaro del Cervia ha militato lasciando il segno.
Alfieri/Mutu: Potenzialità e qualità ma una vita rovinata dalle donne, i due latin-lover senza le numerose distrazioni avrebbero potuto fare molto di più nella loro carriera. In comune l’aver buttato al vento per entrambi l’occasione della vita: Cervia per uno, Chelsea per l’altro.
Gualtieri/Di Napoli: Non solo per caratteristiche fisiche, il cobra come veniva chiamato dai tifosi del Cervia, somiglia e non poca al noto re artù del calcio italiano. Gualtieri riusciva a realizzare gol incredibili e spesso in acrobazia, facendo innamorare in una categoria come l’Eccellenza migliaia di persone.