Cagliari-Roma, il chiarimento di Cellino

Nuovo atto della battaglia Cellino-istituzioni che da giorni tiene banco e che ha portato al rinvio di Cagliari-Roma, in programma ieri. Una partita che, alla luce del ricorso che la Roma dovrebbe presentare per ottenere lo 0-3 a tavolino, rischia di non doversi mai giocare. Il presidente della società sarda affida così a un altro comunicato, apparso da poco sul sito ufficiale del Cagliari Calcio, la risposta alle critiche piovutegli addosso, chiarendo la posizione della società e l’intenzione, mai avuta, di contravvenire agli ordini delle Autorità o di creare problemi di ordine pubblico.

Di seguito il testo del nuovo comunicato stampa del Cagliari Calcio:

“La Cagliari Calcio prende atto della decisione del Prefetto di Cagliari di differire ad altra data la gara odierna con la A.S. Roma, pur non condividendone le motivazioni che vorrebbero ascrivere alla Cagliari Calcio la responsabilità del rinvio.

Dopo la nota N. 555/00353/2012/ONMS del 20.9.2012 dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive presso il Ministero dell’Interno, indirizzata alla Prefettura e alla Questura di Cagliari e per conoscenza alla Lega Nazionale Professionisti di Serie A, che contemplava espressamente l’accesso ai “tifosi fidelizzati” della squadra di casa a determinate condizioni, che sono state tutte rispettate e operative presso lo stadio Is Arenas, la Cagliari Calcio è rimasta in attesa del provvedimento prefettizio che adeguasse le prescrizioni di accesso allo stadio secondo quelle indicazioni.

Nel frattempo, aveva notizie anche tramite internet di gruppi di tifosi che si sarebbero costituiti e portati comunque presso lo stadio Is Arenas in occasione della partita sprovvisti di titolo di ingresso. Tra l’altro, lo scorso anno, alla partita con la Roma, erano presenti sugli spalti oltre 18.000 persone. Denunciando il proprio sconforto, tenuto conto della nota dell’Osservatorio, la Cagliari Calcio si è preoccupata di contribuire ad evitare che i tifosi non fidelizzati andassero allo stadio a manifestare scompostamente. In tal senso, ha scritto in positivo, raccomandando la presenza unicamente ai tifosi fidelizzati, che ovviamente avrebbero potuto accedere allo stadio solo nel rispetto dell’ordine delle Autorità e in modo civile e, secondo i dati di vendita, i tifosi fidelizzati risultavano per la maggior parte donne e bambini.

E’ fin troppo evidente che giammai la Cagliari Calcio ha inteso contravvenire a qualunque ordine delle Autorità e ne è conferma che, già martedì 18 settembre, era stata sospesa ogni vendita di biglietti per una partita di “cartello”, quale la gara odierna, a seguito di invito in tal senso del Prefetto di Cagliari.

Si esprime profondo rammarico per come la situazione sia stata male interpretata dagli organi di informazione e da alcuni commentatori, che nessuna attenzione hanno riservato invece all’impegno di tante persone, che in soli quattro mesi hanno portato pressoché a termine la ristrutturazione dello stadio Is Arenas, finanziato unicamente con risorse della Società senza alcun contributo pubblico e che rappresenta uno sforzo eccezionale e un motivo di orgoglio per tutta la Sardegna.

Il Presidente”