Silva poco ispirato, City con le polveri bagnate. Il cuore premia l’Arsenal. Le pagelle dall’Etihad

MANCHESTER CITY

Hart 6: qualche buon guizzo degno del suo nome. Non può nulla sul gol di Koscielny, tiro da distanza ravvicinata davvero imparabile.

Zabaleta 5,5: tanta sostanza ma poca qualità quest’oggi per il terzino argentino che soffre particolarmente la velocità dell’ivoriano Gervinho.

Kompany 6: il capitano dei Citizens è l’ultimo ad abbandonare la barca. Sull’1-1, il belga si affaccia in avanti e con una rovesciata per poco non sigla la rete della vittoria. Coraggio da vendere.

Lescott 6: prova sufficiente. Gol a parte, commette qualche errore che poteva costare caro alla formazione di Roberto Mancini.

Clichy 5,5: stesso discorso fatto per Zabaleta. Ramsey, Cazorla e Gervinho sulle fasce creano problemi e il terzino francese è costretto ad indietreggiare senza mai pungere particolarmente in fase offensiva.

Javi Garcia 5: nonostante la buona impressione di qualche settimana fa, è ancora in ritardo di condizione l’ex giocatore del Benfica che fatica ad entrare negli schemi del Mancio.

Yaya Touré 6,5: obiettivamente quando gioca non può mai prendere di meno, se mai di più. Una garanzia e non per questo è il calciatore più pagato in Premier League. E’ il metronomo, la luce e i muscoli del City ma oggi non basta.

Silva 5,5: forse con il vero David Silva il Manchester City avrebbe vinto ad occhi chiusi la partita. Lontano dalla forma migliore.

Aguero 6: il Kun si fa vedere spesso con i soliti tagli da sinistra verso destra e tiro in corsa. Mannone, però, oggi è un fenomeno e l’ex Atletico Madrid deve accontentarsi anche lui del pari. All’85’ entra Balotelli (sv).

Sinclair 5,5: non bella la sua prestazione. L’ex Swansea può dare di più. Mancini decide di sostituirlo per far entrare Rodwell (6) e rinforzare un centrocampo che troppo spesso è andato in difficoltà ottenendo soltanto il 40% di possesso palla nella ripresa. Troppo poco.

Dzeko 6: si muove tanto, fa a sportellate con i difensori avversari ma non trova quasi mai la via del gol. Unico guizzo con un gran sinistro a giro che però Mannone smanaccia in corner. Al 68′ Tevez (5,5) forse la mossa meno azzeccata per Mancini.

 

ARSENAL

Mannone 7: prende un gol sul quale ha forse qualche colpa ma nell’arco dei 90′ si rende protagonista di almeno 3 interventi miracolosi che salvano il risultato. Una garanzia, in attesa che torni Szczesny.

Jenkinson 6,5: Wenger si affida al giovane terzino che non tradisce mai. Facilità di corsa, chiusura e intelligenza tattica. Col senno di poi l’Arsenal può dormire sonni tranquilli.

Mertesacker 6: sufficienza e nulla di più. Fa il suo, domina sulle palle aeree.

Koscielny 6,5: è la sua giornata perché non solo riesce ad annullare in più di un occasione i vari Dzeko, Aguero e Tevez ma nel finale sigla il gol che vale il pari. Stop di sinistro e destro in porta, neanche fosse un attaccante consumato.

Gibbs 6: discreta partita anche per l’altro terzino di Wenger che scambia bene con i centrocampisti, va spesso sul fondo, ma potrebbe migliorare di più in zona difensiva.

Diaby 6: da quando ha risolto i problemi fisici sembra essere tornato quello di un tempo. Può essere l’arma in più di quest’Arsenal. Al 71′ lascia il posto ad Olivier Giroud (5,5) che però non riesce ancora ad incidere sulla partita.

Arteta 6: lui e Cazorla, sarà perché parlano la stessa lingua, si trovano alla grande nel rettangolo di gioco. Scambiano spesso e creano gioco. L’ex Everton regala sicurezza a tutto il reparto.

Ramsey 7 (il migliore): partita stratosferica per il giovane gallese. Salta sempre l’uomo, si muove su tutta la trequarti, inventa. Insomma, è la spina nel fianco del City. Gli manca solo il gol.

Santi Cazorla 6: un passo indietro rispetto alle precedenti uscite ma comunque sufficienza piena per il calciatore della nazionale spagnola che si sta rivelando, domenica dopo domenica, uno degli acquisti più importanti del mercato dei Gunners. Manna dal cielo.

Gervinho 5,5: non ci sentiamo di concedergli la sufficienza perché avesse più cattiveria sotto porta sarebbe uno dei 10 migliori giocatori al mondo. Si è vero, salta l’uomo, crea superiorità numerica, ma sul più bello si perde… Al 90′ Coquelin (sv).

Podolski 5: giornata da dimenticare. Non era facile destreggiarsi tra i baluardi come Kompany e Lescott ma qualcosa in più da lui te lo devi aspettare. Al 71′ Walcott (6) che allunga le maglie dei Citizens con la sua straordinaria velocità.