Un gran premio, quello asiatico, infinito, chiuso in anticipo rispetto alle 61 tornate previste poiché è stato raggiunto il limite delle due ore di gara, il paletto oltre il quale non si può andare per regolamento. Ciò per il doppio ingresso in pista della safety car, che ha rallentato per diverso tempo il normale svolgersi della corsa. Ottimo quarto posto per la Force India dello scozzese Di Resta, mentre è stato autore di un’ottima rimonta Massa, che chiuso all’ottavo posto. Per quanto riguarda la classifica mondiale, Alonso rimane in vetta, guadagnando su Hamilton, ma perdendo punti su Vettel, ora distante 29 lunghezze.
LA GARA
Scatta bene il poleman Hamilton, che mantiene la vetta del gruppo, mentre Vettel, da subito aggressivo, scavalca Maldonado, portandosi all’inseguimento dell’inglese; leggera indecisione, invece, per Alonso, mentre è sfortunato Massa, costretto a rientrare ai box per una foratura, conseguenza di un contatto con la Caterham di Petrov. Primi venti giri senza troppe emozioni, con i piloti di testa che dopo il primo pit stop mantengono le posizioni guadagnate al via, mentre si mette in evidenza la Ferrari di Alonso: lo spagnolo dopo aver cambiato gli pneumatici inanella una serie di giri veloci che gli consentono di avvicinare chi lo precede. Colpo di scena al giro 23, quando proprio Hamilton è costretto a parcheggiare a bordo pista la sua McLaren per un problema al cambio; nuovo leader della corsa Vettel, poi Button e Maldonado, tallonato da un Alonso che recupera decimi su decimi. Situazione tra i due contendenti che non cambia nemmeno ai box, col ferrarista che riparte alle spalle del venezuelano dopo la seconda sosta.
Nuovo colpo di scena al trentatreesimo giro, quando l’indiano della HRT Karthikeian va a sbattere contro uno dei muretti di protezione, costringendo all’entrata in pista la safety car e gruppo che viene compattato; diversi i piloti che ne approfittano per effettuare la seconda sosta ai box, tra cui lo stesso Maldonado che torna a cambiare le gomme, con Alonso che ne approfitta per guadagnare la terza piazza. Sfortunato il pilota della Williams, costretto al ritiro al giro 37 per problemi sulla sua vettura: ritirati entrambe le guide scattate dalla prima fila. Gara che riprende regolarmente al giro 39, ma è subito caos, con Schumacher che sbaglia la frenata e centra in pieno la Toto Rosso di Vergne: di nuovo in pista la safety car. Gara che riprende con le posizioni congelate, mentre nelle retrovie dà spettacolo Massa, che è risalito fino all’ottavo posto. Gran Premio di Singapore che molto probabilmente terminerà prima del sessantunesimo giro per il limite delle due ore. Nessun’altra emozione fino alla fine: vince Vettel, mentre sul podio con lui salgono Button e Alonso.
L’ordine d’arrivo (prime posizioni) del GP di Singapore 2012.
Ordine d’arrivo | Pilota | Scuderia |
1 | Vettel | Red Bull |
2 | Button | McLaren |
3 | Alonso | Ferrari |
4 | Di Resta | Force India |
5 | Rosberg | Mercedes |
6 | Raikkonen | Lotus |
7 | Grosjean | Lotus |
8 | Massa | Ferrari |
9 | Ricciardo | Toro Rosso |
10 | Webber | Red Bull |
11 | Perez | Sauber |
12 | Glok | Marussia |
Classifica piloti: Alonso 194, Vettel 165, Raikkonen 149, Hamilton 142, Webber 133, Button 119, Rosberg 93, Grosjean 76, Perez 65, Massa 51, Di Resta 44, Schumacher 43…
Classifica costruttori: Red Bull 298, McLaren 261, Ferrari 245, Lotus 231, Mercedes 136, Sauber 100, Force India 75, Williams 54, Toro Rosso 14.
Michele Pannozzo