La determinazione del Padova decide il match, la Reggina non convince, e l’undici di casa fa sua una partita combattuta e, tutto sommato, divertente. Squadre in campo con moduli speculari, Dionigi si presenta all'”Euganeo” con un 3-4-1-2 culminato al tandem Viola-Ceravolo, con Barillà chiamato a ispirare sulla trequarti. La risposta di Pea è un Padova disegnato con la fantasia di Farias a supportare il duo Babacar-Cutolo in avanti.
Avvio non così entusiasmante, i veneti provano a imporre il loro gioco puntando ad affondare con verticalizzazioni immediate, che possano innescare la fame di gol dei due là davanti. La Reggina si limita a contenere, ci prova con velleitari tentativi dalla distanza, ma rischia molto quando lascia a Farias la possibilità di inventare. Perché l’ex Nocerina risulta alquanto ispirato, si fa notare spesso dalle parti di Baiocco, e riesce a fulminarlo al minuto 33, con un destro angolato che corona nel migliore dei modi una bella azione personale. Primo centro in maglia biancorossa per il trequartista brasiliano.
E’ il gol che scuote l’orgoglio reggino, perché l’undici di Dionigi inizia a macinare gioco, avanzando il baricentro e agguantando, prima dell’intervallo, il pari con Viola. Scaltro e decisivo l’attaccante amaranto, bravo a sfruttare la deviazione di Hetemaj e insaccare di testa il pallone che vale l’1-1. Proteste padovane per un presunto offside, rete che comunque viene convalidata, e per Viola è il centro numero tre in stagione, il primo in campionato dopo la doppietta siglata in Coppa Italia ai danni del Modena.
Tutto da rifare, dunque, per un Padova che reagisce, gioca in velocità e punge proprio allo scadere della prima frazione: dormita della retroguardia calabrese, e il cross di Rispoli finisce per esaltare l’incisività di Cuffa, che butta dentro il 2-1 e si regala la gioia
del secondo gol in campionato. Speranze calabresi che si riversano allora nella ripresa, dove la voglia di rivalsa dell’undici di Dionigi si scontra con la determinazione di un Padova che prima va a un passo dal 3-1 con Granoche, subentrato all’infortunato Babacar sul finire del primo tempo, poi, il terzo gol, lo trova con Cutolo, che lascia partire un bolide dalla distanza imprendibile per Baiocco.
Anche per lui, prima rete in campionato, quella che virtualmente chiude i giochi, perché la Reggina sembra stordita, colpita nel fianco da un Padova che spinto da un eccellente Farias potrebbe addirittura calare il poker quando, al 37′, prova a superare Baiocco con un tiro a giro bello ma impreciso; Padova che non ha fatto i conti con la reattività, tardiva ma pungente, di una Reggina che con Adejo, all’85’, riesce a farsi sotto, accendendo il finale di un match che si conclude comunque con il successo dei padroni di casa.
Prima vittoria dunque, per il Padova, che sale a quattro punti in classifica e scaccia paure e polemiche. Qualcosa da rivedere, invece, in casa Reggina: poca determinazione, reazione tardiva, e due punti in cinque partite che sono un bottino decisamente poco entusiasmante.