Rubin Kazan, Berdyev e il rosario musulmano…

Il Rubin sta vivendo un momento complicato. Dopo i fasti del 2008 e del 2009 il meccanismo ben oliato e imperniato sulla fase difensiva, ben registrata dal tecnico turkmeno Kurban Berdyev, si è piano piano inceppato. Nelle gare secche il Rubin Kazan può ancora dire la sua, vedi i successi in Coppa di Russia e in Supercoppa, oltre all’espugnazione del Petrovski di San Pietroburgo, ma sembra non poter essere più in grado di competere sulla lunga distanza. Rimane comunque una squadra temibile, guidata da un volpone, e piena di ottimi giocatori. Come al solito, però, la fase offensiva lascia a desiderare, e in Tatarstan l’Under è cosa abituale.

PORTA-Sergey Ryzhikov è una certezza. Portiere di caratura internazionale, meriterebbe sicuramente di essere chiamato in nazionale al posto del meno forte Shunin. Rapprensenta una garanzia per i pali, e comanda alla grande il miglior reparto della squadra tartara.

DIFESA-Come detto, è da sempre il reparto migliore. Bocchetti e Cesar Navas sono una coppia di centrali affidabilissima, e Ansaldi è stato ricercato dai top club europei. Completa il pacchetto difensivo Kaleshin.

CENTROCAMPO-Con l’addio di Noboa, primo ecuadoregno della storia del calcio russo, finito alla Dinamo, l’israeliano Natkho ha preso le redini del centrocampo granata. Già a segno sei volte in campionato, è un cecchino dagli undici metri e sui calci piazzati. Altro giocatore da seguire il finlandese Roman Eremenko, abile a liberare il suo tiro da fuori. Ci sono anche Kasaev, un po’ calato dopo alcune prestazioni incredibili con la maglia del Kuban e del Rubin stesso, Ryazantsev, giocatore ormai maturo, che segnò nel successo al Camp Nou del 2009 e il neo arrivato Tore.

ATTACCO- L’arrivo di Salomon Rondon dal Malaga ha consegnato una torre per il gioco di Berdyev. Il forte attaccante venezuelano è ancora alla ricerca del gol con questa maglia, che stasera sia la volta buona? Contro la Lokomotiv è poi tornato Carlos Eduardo, dopo un travaglio incredibile; dovrebbe essere lui a supportare la punta, anche se l’esperto turco Karadeniz dovrebbe avere qualche chance in più. Altra punta, l’ex Spartak Nalchik Vladimir Dyadyun.

ALLENATORE– Kurban Berdyev, dal Turkmenistan. Personaggio molto interessante, è conosciuto per portare sempre con sè il rosario musulmano. Molto devoto all’Islam e al Rubin, dato che è da due lustri che allena il Rubin.

Non è di certo oggi che il Rubin deve trovare i punti della qualificazione. Ma una bella prestazione darebbe fiducia in vista del complesso incontro col Kuban di domenica. L’unico precedente risale alla Champions League del 2009, quando a Kazan finì 1-1 mentre a San Siro vinse l’Inter, con gol di Balotelli e Eto’o.