Cronache dalla Russia: Spalletti e le trasferte di Champions

Non si può dire che la campagna europea dello Zenit sia iniziata nel migliore dei modi, dopo lo 0-3 di Malaga, ma nulla è ancora compromesso. Il Milan adesso ha le due trasferte di San Pietroburgo e Malaga, dove difficilmente coglierà vittorie: ed è proprio la sfida del 3 ottobre Zenit-Milan a rappresentare un viatico cruciale per i russi nella storia del girone.

Come a Torino nel 2008 e a Nicosia nel 2011 lo Zenit parte con una sconfitta. Il rendimento in trasferta della squadra di Spalletti è maledettamente diverso rispetto a quello in casa. Come mai? Mancanza di personalità. Le qualità non scompaiono, l’esperienza è stata pian piano acquisita, manca sempre la capacità di imporsi nelle difficoltà.

Lo Zenit ieri aveva tantissime scusanti, ma le grandi squadre devono sapere essere forti anche nelle avversità: Hubocan e Criscito sono fondamentali in difesa, mentre Witsel e Danny avrebbero potuto dare maggiore fantasia alla manovra offensiva. Quanto preoccupa maggiormente è la retroguardia, imbarazzante come col Terek, che avrebbe potuto subire ancora più gol: Bruno Alves ha fornito una prestazione quasi aberrante, Anyukov è stato saltato in qualsiasi modo, mentre Lukovic non ha avuto modo di continuare la sua ignobile performance, venendo sostituito al 40′ da Spalletti.

Ed è proprio Spalletti uno dei capri espiatori della serata. Se si procede a una breve analisi delle trasferte in Champions League dello Zenit, si nota che i russi mai hanno vinto lontano da casa.

Unirea Urziceni-Zenit 0-0

Auxerre-Zenit 2-0

APOEL-Zenit 2-1

Shakhtar-Zenit 2-2

Porto-Zenit 0-0

Benfica-Zenit 2-0

Malaga-Zenit 3.0

Una casualità? Forse no. Anche ieri la partita è stata preparata in modo sbagliato, e il tecnico toscano se ne è preso le responsabilità. Un approccio fallimentare che ha fatto sì che il Malaga dopo 13′ minuti avesse già in cassaforte i tre punti.

Contro il Milan, come detto, sarà già decisiva ma lo Zenit può sperare: Hulk si sarà integrato maggiormente negli automatismi della squadra, ci saranno Criscito, Hubocan e magari anche Danny. E, soprattutto, si gioca in casa; e vedendo i numeri sopracitati non si può che essere felici.