Al termine della partita, Rogero si presenta sorridente in sala stampa e non nasconde la grande gioia per il primo sigillo in maglia canarina: “Segnare è stata un’emozione incredibile. Dedico il gol a me stesso, alla mia famiglia, ai tifosi, a tutti. Volevo fare bene oggi e credo di esserci riuscito. Pian piano sto arrivando alla migliore condizione; oggi ho preso una botta al polpaccio ma non è nulla di grave”. L’attaccante classe ’90 si è rivelato particolarmente sicuro nel calciare le punizioni: “A Gubbio ho avuto sfortuna con la punizione finita sulla traversa, così oggi ho provato di nuovo nelle occasioni che ci sono capitate. L’importante comunque era aiutare la squadra a vincere”.
Dopo Rogero, è la volta del portiere italo-brasiliano Massimo Zenildo Zappino che elogia la prestazione del connazionale: “Sono contento per Rogero che aveva già fatto bene a Gubbio. I giovani stanno facendo più di quanto ci si aspettasse, basti pensare a Gori che gioca da veterano pur essendo alla prima esperienza in Lega Pro”. L’ex portiere del Varese è stato prodigioso in alcune circostanze respingendo ogni assalto degli attaccanti dell’Andria: “Abbiamo sofferto negli ultimi cinque minuti quando loro hanno tentato l’assalto finale. Le uscite alte sui loro tentativi di cross sono state importanti, più della parata ravvicinata sul tiro di Lanteri. Vincere fa sempre bene e questi tre punti ci permettono di lavorare con più tranquillità in settimana”.