In un’intervista esclusiva a ‘calcionews24’, il bomber dello Spezia Marco Sansovini ha parlato del grande inizio della sua squadra. “L’inizio è stato sicuramente ottimo e speriamo anche la fine sia altrettanto – ha dichiarato l’attaccante romano classe ’80 – ma è ancora un po’ presto per parlare di obiettivi o di limiti. Abbiamo grandi calciatori, gli obiettivi li vedremo andando avanti. Manca ancora qualche mese per poter tracciare i primi bilanci e capire dove possiamo arrivare“.
Se lo Spezia è a soli due punti dalla vetta della classifica è anche merito di Marco Sansovini, il quale ha iniziato la stagione come meglio non poteva. 4 gol in 3 apparizioni, tanto da far ricredere tutti quelli che lo avevano ormai destinato a una carriera mediocre: “E’ vero, ho iniziato a emergere un pochino tardi verso 28-29 anni. Però ognuno ha il suo tempo e ognuno ha le sue possibilità“.
Dietro una grande squadra, però, c’è sempre un gruppo formato da uomini che sanno trovarsi anche al di fuori dal rettangolo di gioco: “Si, mi sono ambientato molto bene. I ragazzi mi hanno subito accolto, qui ho trovato un gruppo eccezionale“.
Non sono mancate parole riferite al suo precedente club, il Pescara, dal quale si è allontanato in maniera pacifica, seppur con qualche recriminazione: “Avevo capito che la mia avventura a Pescara era arrivata al termine. Non contrattualmente perchè avevo ancora un anno di contratto però lo capisci quando la società non punta più su di te. Mi sarebbe piaciuto rimanere ancora e giocare la Serie A, però farla avendo la sicurezza di giocare molto poco non mi avrebbe dato gli stimoli giusti“.
Poi è arrivata la proposta dello Spezia, e per il buon esito della trattativa è stato fondamentale la forte volontà del club ligure nel puntare sull’esperta prima punta, che con Zeman veniva però spesso impiegato anche come esterno d’attacco: “Avevo fatto in qualche altra occasione l’esterno. Il mister mi vedeva come un esterno e io mi sono adattato a quello che mi ha insegnato lui e a quello che voleva che io facessi. Ho fatto parecchi gol, ho giocato tanto e poi soprattutto ho dato una buona mano alla squadra. Ma il mio ruolo naturale è quello di prima punta“.
E infine una confessione riguardo la sua scaramanzia prepartita: “Si, ho una piccola mania legata ai parastinchi (ride)”.