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Esclusiva Mp – Lega Pro, Magoni: “Salernitana e Foligno hanno le qualità per risalire la china”

La nuova stagione di Lega Pro, come al solito, sta regalando molte sorprese sin dall’inizio e in entrambe le divisioni. Abbiamo contattato Oscar Magoni, ex tecnico del Renate, per avere un quadro più chiaro sulla situazione.

Mister, partiamo dalla sua ex squadra. Se l’aspettava di trovarla a punteggio pieno dopo 2 giornate?

Sinceramente l’exploit del Renate non mi stupisce più di tanto. Nella passata stagione c’era un’ottima difesa ma l’attacco non concretizzava: i dirigenti hanno corretto questo limite e perciò la squadra se la può giocare con chiunque.

I lombardi possono quindi sperare in qualcosa che non sia la semplice salvezza?

Sì, decisamente. La società si è ormai stabilizzata nella categoria e può aspirare a collocarsi dalla fascia media in su.

In questo girone A di Seconda Divisione chi sono le più forti?

Venezia, Pro Patria e Alessandria. Le altre hanno qualcosa in meno.

Le favorite del girone meridionale, invece, sono ancora ferme a quota zero. Parlo di Salernitana e Foligno…

Questo è il bello del calcio: tutti ci aspettavamo di vederle dominare e oggi ce le ritroviamo in fondo alla classifica. La vera realtà è che solo i tesserati possono conoscere in pieno la forza della propria squadra.

Però l’organico di entrambe è da vertice. Forse è solo questione di tempo?

Non posso dirlo con certezza. E’vero che entrambe hanno cambiato molto e quindi ci vorrà un po’ per trovare i giusti equilibri, ma è anche vero che una buona partenza si rivela spesso decisiva. Comunque, in linea generale, sono fiducioso sul futuro di Salernitana e Foligno.

Non lo facciamo apposta ma i gironi B, in entrambe le categorie, ci appaiono sempre più competitivi…

E io non lo faccio apposta ma da uomo di calcio ho sempre bisogno del campo prima di esprimere un giudizio (ride n.d.r.)…

Virtus Entella e Perugia al comando nei rispettivi gironi di Prima Divisione. Perché alle neopromosse accade spesso tale situazione?

Perché non c’è nulla da perdere, l’entusiasmo è contagioso e l’abitudine a stare in testa alla classifica si sente. Ma di fronte a Virtus Entella e Perugia la spiegazione è diversa: si tratta di due grandi organici, piuttosto mi stupirei se non le vedessi lottare per il vertice.

Ultima domanda: l’Italia di ieri sera e del futuro…

Ieri non ho vista la partita, quindi non giudico. La storia dice che a settembre facciamo sempre fatica, soprattutto con avversari che alle spalle hanno diverse giornate di campionato. Credo che gli allarmismi non servano: l’intelaiatura è buona e ci regalerà varie soddisfazioni.