Nella giornata di ieri, il centro di allenamento di Assemini ha visto il Cagliari alternare esercizi di tipo aerobico a lavori di perfezionamento degli schemi difensivi. Lavoro differenziato per Astori, con Sau sulla via del recupero (e chissà che non sia proprio l’ex bomber della Juve Stabia a rendere più prolifico il gruppo).
Quanto alla situazione dello stadio, gli sforzi proseguono con frenesia e celerità per l’ultimazione dei lavori: mirino puntato su Cagliari-Roma del quarto turno, affinché tutto possa avvenire in tempo e nel rispetto delle norme. Una situazione di oggettivo disagio la vivono, rivela l’Unione Sarda, anche i club dilettantistici quartesi di Promozione (Quartu 2000 e Sant’Elena), che per via dei lavori in corso saranno costretti a giocare altrove il loro primo derby stagionale.
Frattanto, a lamentarsi di Is Arenas è il WWF, che per mezzo del suo presidente regionale Antonello Secci ha inviato una lettera di forte impatto al sindaco Mauro Contini, sottolineando il pericolo che la forte illuminazione dell’impianto sportivo rappresenta per i fenicotteri che abitano gli stagni confinanti con l’area. Secci ha voluto appellarsi alla sensibilità di Contini, in qualità “non solo di primo cittadino ma soprattutto di presidente del Consorzio del Parco di Molentargius (classificato Sito di Importanza Comunitaria, ai sensi della direttiva U.E. n. 43 del 1992, ndr)”, spronandolo a “interrompere il rapporto di collaborazione con il Cagliari Calcio affinché ai danni ambientali già acclarati nel compendio di Molentargius non se ne aggiungano altri”.
A Settembre inoltrato, insomma, non c’è pace su Cossu e compagni, da tempo sotto l’occhio del ciclone per una polemica dopo l’altra, rinfrancati però dall’ottimo esito del periodo di prelazione tra gli abbonati della scorsa stagione. 3800 le tessere già staccate, a testimonianza che la gente in fin dei conti vuole solo che si giochi a calcio, ovunque lo si faccia.