Per il ragazzo nativo di Kingston (Giamaica) bruciare le tappe sta diventando un’abitudine, con la prima convocazione nella nazionale maggiore che segue il lancio in pianta stabile in prima squadra con il Liverpool. Brendan Rodgers, che in estate ha sostituito l’icona di Anfield Kenny Dalglish sulla panchina del club della Merseyside, è sembrato sinora fidarsi ciecamente del diciassettenne scuola Queens Park Rangers, tanto da schierarlo titolare nei big match contro Manchester City e Arsenal. L’impressione è che la cosa non dipenda solo dal mercato low cost praticato nell’ultima sessione. Apprezzato nei turni preliminari di Europa League, già meritevole di indossare la casacca inglese con le selezioni giovanili, Sterling è stato convocato dal commissario tecnico dell’Inghilterra Roy Hodgson, in situazione di emergenza per via di alcuni infortuni in vista della sfida all’Ucraina (Terry, Walcott e Sturridge gli ultimi a fermarsi ), e se entrasse in campo diverrebbe il più giovane calciatore dei Reds di sempre a giocare a livello internazionale, a pochi giorni dalla notizia di una possibile chiamata dalla Giamaica (date le origini caraibiche del ragazzo).
Insieme all’ala, il cittì ha chiamato Adam Lallana (Southampton) e Jake Livermore (Tottenham). Il centrocampista degli Spurs, che aveva girovagato in prestito per tutta la nazione prima del 2011, ha già esordito nell’amichevole di Ferragosto a Berna contro gli Azzurri, mentre il ventiquattrenne originario dell’Hertfordshire, decisivo nell’ultimo biennio per il doppio salto dei Saints dalla League One alla Premier League, deve ancora esordire con la maglia dei Tre Leoni.
Resta tutt’altro che facile il lavoro di Hodgson, che ha a che fare di continuo con infortuni e defezioni varie e deve fare di necessità virtù, promuovendo diversi giovani solitamente impegnati con le selezioni giovanili. In questo, fondamentale sarà il ruolo di veterani come Lampard e Gerrard, per fare da chioccia agli Sterling e aiutare i nuovi ad inserirsi.