Quelle che, dopo la prima giornata, erano sembrate le possibili antagoniste non hanno poi, per un motivo o per un altro, mantenuto le aspettative. L’Inter cade in casa contro una splendida Roma finalmente zemaniana, mentre il Napoli vince sì al San Paolo (o sarebbe meglio dire, vince sulla spiaggia di Napoli, viste le condizioni pessime del campo) contro la Fiorentina, ma soffrendo la qualità e il palleggio della viola per tutto il primo tempo.
La Juventus, invece, non soffre mai. La vittoria a Udine è stata davvero schiacciante e maturata dopo l’espulsione di Brkic, che ha causato anche il rigore del vantaggio juventino, ma anche in parità numerica la Juve non è mai parsa in difficoltà e, anzi, era andata già una volta vicina al vantaggio. Si potrà dire che l’Udinese vista ieri non è la stessa squadra che vedremo durante la stagione, che aveva i 120 minuti del preliminare nelle gambe, che aveva il morale a pezzi dopo l’eliminazione ai rigori per opera del Braga. Vero, ma fino ad un certo punto. Sono stati i bianconeri di Conte a far giocare male l’Udinese. Pressing alto, linea difensiva all’altezza del centrocampo, squadra corta e idee sempre lucide. Se poi si dispone anche dei vari Pirlo, Vucinic, Marchisio, Vidal e Giovinco (autore di una doppietta), ancora meglio. Quarantuno partite in serie A senza sconfitte. Si potrebbe ipotizzare che il record di cinquantotto gare del Milan degli “Invincibili” fatto tra il ’93 e il ’95 venga battuto nell’arco di questo campionato.
I tre gol al Palermo, questa volta, li ha rifilati la Lazio di Petkovic, alla quarta vittoria in quattro gare ufficiali in stagione. Una Lazio che ritrova il suo bomber Klose, autore di una splendida doppietta, e la vetta della classifica, in compagnia di Juve e Napoli. Giocano bene, i biancocelesti. Il centrocampo, con Mauri, Hernanes, Candreva e Ledesma (aspettando anche Ederson) è senza dubbio di qualità. La difesa è solida e i gol sono assicurati dall’intramontabile tedesco. Il dubbio è sempre lo stesso, però: ha una panchina in grado di sopperire ad eventuali infortuni e/o squalifiche? La risposta è tendente al no, anche se, rispetto allo scorso campionato, ci sono uno Zarate e un Ederson in più, due giocatori che di qualità ne hanno da vendere. Staremo a vedere.
Ha meritato gli applausi, nella serata di sabato, anche Giampaolo Pazzini che, nella vittoria per 3 a 1 del Milan sul campo del Bologna, firma tutti e tre i gol dei rossoneri, uno su rigore, uno di rapina e uno di tacco, deviando una conclusione sbilenca di Nocerino. Vittoria importante, soprattutto per il morale, quella dei rossoneri, che, però, sono sembrati ancora troppo impacciati nella costruzione di una valida manovra di gioco. Sicuramente sono stati fatti dei passi avanti rispetto all’esordio di San Siro contro la Sampdoria, ma, attualmente e nonostante le dichiarazioni sia della dirigenza (“squadra da scudetto”) che di mister Allegri (“squadra da primi 3 posti”), questa squadra sembra già essere tagliata fuori dalle posizioni che contano.
Adesso arriva la sosta, ci saranno due settimane per ritrovare condizione, per assimilare meglio le tattiche e mettere a punto le squadre. Dal 15 settembre, però, non ci sarà più tempo per rifiatare. Questa Juve corre veloce e nemmeno l’impegno di Champions sembra poter essere d’intralcio alla corsa al titolo dei campioni d’Italia.