“La svolta nella trattativa si è avuta negli ultimi dieci giorni, quando il Presidente ha compiuto un grande passo avanti. Ventura per me è un maestro ed è anche grazie a lui se sono diventato il giocatore che sono ora. Per me lui è un punto di riferimento e sono contento di essere qui e poter lavorare nuovamente con lui. Sono un ragazzo giovane e qualche errore l’ho commesso a Firenze, ma conservo ricordi bellissimi di questa esperienza”.
“Se sono qui non è solo per il mister. Il Torino anche se è una neopromossa sono convinto che possa dire la sua in questo campionato. Credo di poter dare molto alla causa granata; devo trovare quella serenità e quella tranquillità che mi permetterebbero di esprimermi al meglio.
“Per la Società sono stato un investimento importante, non lo posso negare. Io sono qui per dare sempre il massimo e mettere in mostra il miglior Cerci. Sono pronto ad assumermi le mie respnsabilità”.
“La Nazionale? Credo che con questo modulo e questo mister potrò esprimermi al meglio; se sarò in grado di farlo potrò anche sognare la Nazionale. Ora però è importante ritrovare la tranquillità per tornare a rendere al massimo”.
“Se scenderò in campo o meno lo deciderà il mister. Il mio compito è crescere, acquisendo fiato e gambe, per farmi trovare pronto”.
“Su di me sono state dette molte cose, ma ci sono stati dei fraintendimenti. Non credo sia esatta l’etichetta che mi è stata attaccata addosso; sono passato per una persona che non sono. Sono un ragazzo molto tranquillo e lo dimostrerò, imparerete a conoscermi ora che sono arrivato qui a Torino”.
“A Siena non è mai semplice giocare. Credo che meritassimo la vittoria; abbiamo disputato una buona partita, tenendo in mano il pallino del gioco. Il Pescara? Ha rivoluzionato la rosa ed è una bella squadra; però noi non dobbiamo pensare agli altri, ma a noi stessi”.
“Ai tifosi prometto massimo impegno. Mi hanno chiesto di mettere sempre in campo il cuore e non voglio deluderli”.