Home » Perle e Pirla della prima giornata: 3-3
La perla più preziosa della prima giornata, a nostro giudizio, è proprio la sforbiciata di Osvaldo che firma il momentaneo 1-1 della sua Roma contro il Catania

Due perle a Roma e due pirla di ingenuità per Palermo e Pescara

Finisce in parità sulla bilancia delle perle e dei pirla nella prima giornata del campionato 2012-2013. Andiamo a vederle in questa rubrica che vuole essere una rassegna settimanale delle cose migliori e di quelle peggiori viste sui campi di serie A, rivisitate in maniera benevola e in un tono sempre tra il serio e il faceto.

La prima perla è quella firmata da Osvaldo in Roma – Catania con il suo gol gioiello in sforbiciata che suggella la serata di grazia dell’attaccante chiamato in campo da Zeman, per sostituire lo squalificato Destro.

La seconda perla arriva sullo stesso campo, qualche minuto più avanti e la tira fuori dal guscio Lopez, con il sombrero che lo libera al tiro al volo che vale il 2-2 contro il Catania in pieno recupero, a pochi minuti dal suo ingresso in campo.

Terza perla, prima in ordine cronologico, è quella sfoggiata dal signor Ciampi, giudice di porta di Juve-Parma, che assegna il raddoppio bianconero sulla punizione di Pirlo; le immagini confermano che Mirante blocca la palla al di là della linea per la buona pace di Galliani e Allegri che proprio in occasione del gol di Muntari si trovarono d’accordo per l’ultima volta.

IL PIRLA DEL GIORNO è l’allenatore Sannino che dopo la sconfitta per 3-0 del suo Palermo contro il Napoli si prende tutte le colpe con grande senso di responsabilità e con un’innocenza quasi infantile; cosa ottiene? Di gettarsi tra le fauci del presidente Zamparini, famoso per essere un mangia allenatori.

Fa compagnia al mister rosanero, che almeno fa tutto in buona fede, Diego Perez, centrocampista del Bologna che si merita l’espulsione diretta per un fallo da abbattimento a centrocampo, con risultato già ampiamente compromesso.

Figura del pirla (del tutto involontario) per Weiss, l’attaccante del Pescara che prova a dribblare in area interista capitan Zanetti che lo tocca; lui va giù accentuando la caduta e pensa di poter reclamare il rigore. La pena che paga è quella di ammonizione per simulazione (o meglio per lesa maestà).