FORMAZIONI – Secondo molti il miglior acquisto del nuovo Palermo è Giuseppe Sannino, che propone la sorpresa Munoz in difesa, con Von Bergen e Cetto a completare un reparto che avrà in Ujkani l’estremo difensore; folto centrocampo con Pisano, Barreto, Donati, Bertolo e Brienza; in avanti i rosanero cercheranno di pungere con Hernandez e Miccoli.
Mazzarri invece, mandate in archivio le polemiche post-supercoppa, si tuffa coi suoi in campionato affidandosi a De Sanctis tra i pali; una difesa a tre con Cannavaro, Britos e Campagnaro; una nutrita mediana con Inler, Behrami e Hamsik centrali, mentre sulle fasce agiranno Maggio e l’adattato Aronica sulla sinistra; le punte azzurre saranno l’irrinunciabile Cavani, supportato dal “magnifico” Insigne.
TANTA VOGLIA DI FARE ED ALTRETTANTI ERRORI – La partita inizia subito accontentando chi sperava di assistere un match brioso e ricco di emozioni, con gli ospiti da subito intenti a fare la partita e cercare di forzare il ritmo in cerca del vantaggio. Il Palermo difende abbastanza bene, pur proponendo una linea difensiva piuttosto lenta e in affanno contro i “velocisti” Cavani e Insigne, proponendo ripartenze veloci confidando nell’estro delle sue punte. Il Napoli sfiora il gol diverse volte, prima con una buona conclusione di sinistro di Hamsik, poi con una grande iniziativa di Cavani, abile a saltare due avversari prima di calciare a rete, trovando la tempestiva opposizione di Cetto che devia in scivolata e interrompe l’attacco azzurro. I padroni di casa non possono essere certo felici nel vedere Brienza fermarsi improvvisamente per un problema muscolare lasciando il posto a Migliaccio e storcono il naso per la poca concretezza di Barreto, poco mobile; Mazzarri mostra invece il suo disappunto per i tanti, e imprecisi, lanci della sua retroguardia, che raramente risultano raggiungibili dalle punte del Napoli. Alla mezzora è apprezzabile il sussulto rosanero che cerca di alzare il baricentro e impegnare il Napoli, come infatti accade con il colpo di testa di Pisano, che da distanza ravvicinata non riesce a superare De Sanctis, con quest’ultimo a tirare un sospiro di sollievo pochi attimi dopo, su conclusione potente di Miccoli, di poco a lato. Nel finale Sannino su tutte le furie, quando Bertolo si dimentica di Maggio che, di testa, serve Cavani a due metri dalla linea di porta e con Ujkani fuori causa; su un pallone più facile da deviare in rete che fuori, “el matador” centra in pieno la traversa e grazia il Palermo. Con la prima frazione di gara che sembra destinata a terminare senza marcature, ecco la fiammata azzurra: Maggio, ancora lui, premia ottimamente l’inserimento di Hamsik, che elude la marcatura e segna mandando sotto l’incrocio dei pali un gran destro sul quale Ujkani non interviene.
Finisce così, con una netta vittoria ospite, la sfida tra Palermo e Napoli. Rosanero troppo arrendevoli e quasi svogliati, al cospetto di una squadra, quella allenata da Walter Mazzarri, che anche senza Pandev riesce a rendersi pericolosa con apprezzabile facilità.
TOP PALERMO: Miccoli, Pisano, Migliaccio. FLOP: Barreto.
TOP NAPOLI: Behrami, Hamsik, Maggio. FLOP: Aronica.
PALERMO-NAPOLI 0-3
Palermo (3-5-2): Ujkani, Cetto, Munoz, Von Bergen, Pisano, Bertolo, Donati (55′ Rios), Barreto (79′ Budan), Brienza (29′ Migliaccio), Hernandez, Miccoli. A disp. Benussi, Di Matteo, Viola, Migliaccio, Milanovic, Budan, Arevalo Rios, Brichetto, Garcia, Sanseverino, Morganella. All. Giuseppe Sannino.
Napoli (3-5-2): De Sanctis, Britos, Cannavaro, Campagnaro, Aronica, Maggio, Inler (76′ Vargas), Behrami, Hamsik (89′ Donadel), Insigne (60′ Dzemaili), Cavani. A disp. Rosati, Grava, Donadel, Vargas, Colombo, Dzemaili, Fernandez, Gamberini, Bariti. All. Walter Mazzarri.
Arbitro: Daniele Orsato.
Marcatori: 45′ Hamsik, 78′ Maggio, 88′ Cavani
Note: ammoniti Von Bergen, Bertolo e Barreto (P), Aronica, Britos e De Sanctis (N)