La Serie A che torna… l’Udinese

Continua il nostro tour tra le squadre di Serie A. Ogni giorno vi presentiamo una squadra con tutte le informazioni: i punti di forza, i punti deboli, le stelle, le probabili formazioni e gli allenatori. Oggi è il turno della terribile Udinese di Francesco Guidolin.

A caccia di sogni, ancora più che mai. L’Udinese si presenta ai nastri di partenza della stagione 2012/2013 come una delle squadre più frizzanti del campionato, un’outsider di lusso, che proverà – a fari spenti, come al solito –  a centrare per il terzo anno consecutivo la qualificazione alla Grande Europa. Tanti i cambiamenti rispetto alla scorsa stagione, nella rosa: parecchi addii, alcuni importanti, ma anche molte novità. Andiamo ad analizzarle.

DIFESA 7 – E’ il reparto che offre maggiori garanzie. L’addio di Handanovic tra i pali è stato compensato con l’avvento di Zeljko Brkic, estremo difensore dalla prestanza fisica notevole e dai riflessi più che buoni, autore di una stagione positiva, la scorsa, in quel di Siena. Dinanzi a lui, Benatia e Danilo conferiscono solidità e sicurezza alla retroguardia, e Domizzi rifornisce d’esperienza il reparto. Occhio a Heurtaux, tenace difensore giunto dalla Ligue 1 bravo con i piedi, possente, con una gran voglia di dimostrare le proprie qualità. Sugli esterni, tanta energia con Basta e Armero che sono oramai una sicurezza.

CENTROCAMPO 6,5 – Indebolito dalle partenze di Isla e Asamoah, rimpolpato dai vari Maicosuel, Allan e Willians, la mediana friulana è tutta da scoprire. La colonia brasiliana giunta in estate ha portato una ventata di novità, ma anche di qualità: i tre sopra citati sono, infatti, tutti giocatori più che buoni a livello tecnico; bisognerà solo capire in che modo riusciranno ad ambientarsi nel campionato italiano. Confermato Badu, centrocampista veloce e di quantità, così come “El Tucu” Pereyra, talento ex River che pian piano si è conquistato una maglia da titolare. In rampa di lancio, invece, il giovane Faraoni, che a Udine vuole trovare la sua dimensione ideale.

ATTACCO 6,5 – Floro Flores è volato in Spagna, al Granada, così come Torje: ad affiancare l’insostituibile Di Natale, quest’anno, c’è il talento cristallino di Luis Muriel. Il colombiano sembra proprio essere il compagno di squadra ideale per capitan Totò, che anche nella prossima stagione proverà a confermarsi uno dei bomber più incisivi della Serie A. Attenzione a Fabbrini, confermato in squadra dopo una stagione, la scorsa, in continuo crescendo; completano il reparto Barreto e l’ex Granada Ighalo, rientrato alla casa madre dopo aver fatto molto bene in Andalusia.

LA STELLA

Antonio Di Natale – Eterno. Sembra questo l’aggettivo perfetto per descrivere le sue qualità, e le sue capacità balistiche e offensive. Ottanta gol negli ultimi tre anni in campionato sono un biglietto da visita chiaro, eloquente: come bomber è infallibile, e anche se l’età avanza (quasi 35 primavere) lui giura di aver ancora fame, e di voler puntare ai 150 gol con la maglia bianconera. Traguardo a cui, senza dubbio, può arrivare: in bocca al lupo!

L’ALLENATORE

Francesco Guidolin – Di Castelfranco Vento, ma oramai adottato da Udine in tutto e per tutto: è un idolo per la tifoseria friulana, è l’artefice delle due qualificazioni consecutive ai preliminari di Champions League. Un quarto posto e un terzo posto negli ultimi due anni sono risultati eccezionali, e soprattutto il gioco espresso dall’Udinese nelle ultime due stagioni è stato senza mezzi termini il più bello d’Italia. Ha saputo rimediare alla grande agli addii di Sanchez e Inler, quest’anno saprà fare lo stesso con una squadra nuova ma ambiziosa. Un ottimo allenatore, capace di fare la differenza con le sue scelte quasi sempre giuste.

PROBABILE FORMAZIONE (3-4-1-2)

VOTO ALLA SQUADRA: 6,5

A primo acchitto, sembra leggermente inferiore rispetto allo scorso anno; d’altronde, Isla e Asamoah non sono due calciatori qualunque da sostituire. Ma l’Udinese ha imparato a stupirci, e non è escluso che anche quest’anno non lo faccia. Se Di Natale si confermerà sui suoi standard, se il centrocampo darà una forte spinta, se la difesa sarà solida, i bianconeri potranno, senza dubbio, tornare protagonisti, e far parlare di sé anche nella stagione che sta per cominciare.