La squadra ducale è stata una delle maggiori sorprese della scorsa stagione, chiusa con uno splendido ottavo posto finale in classifica. Merito di un gruppo affiatato, ma anche del suo condottiero, quel Roberto Donadoni che, chiamato in corsa, ha saputo inculcare nella squadra parmense il suo credo calcistico. Un gran lavoro, quello dell’ex centrocampista milanista, che gli è valsa la conferma alla guida di una formazione che anche quest’anno potrebbe stupire, anche se l’obbiettivo primario, naturalmente, rimane la salvezza.
LA DIFESA: voto 6,5 – La retroguardia è uno dei punti di forza della squadra emiliana; uomini come Paletta, Lucarelli e Zaccardo assicurano quel mix di esperienza e acume tattico, nonché un discreto numero di gol, fondamentali alla causa parmense. Dal mercato sono arrivati uomini come Fideleff, Santacroce e Benalouane che possono rappresentare valide alternative ai tre titolari. In porta, la sicurezza si chiama Antonio Mirante, un portiere che sta raggiungendo ormai la sua maturità calcistica.
IL CENTROCAMPO: voto 6,5 – Il reparto mediano del Parma esce notevolmente rinforzato da questa sessione di mercato estivo. Sono rimasti tutti i veterani, a partire da Galloppa, passando per Valdes e Morrone, mentre sono arrivati giocatori giovani e in circa di riscatto. Tra tutti, il nome più “esotico” è quello del gioiellino greco ex Panathinaikos Ninis, arrivato in Italia a parametro zero e voglioso di dimostrare tutte le sue doti. Ottimi gli acquisti dell’ex capitano del Cesena Parolo e del roccioso calciatore africano Acquah, mentre la conferma di Biabiany è la ciliegina sulla torta di un centrocampo davvero competitivo.
L’ATTACCO: voto 6 – L’attacco è un po’ l’incognita. Completamente rivoluzionato rispetto alla scorsa stagione, dopo le partenze di Giovinco e Floccari, il reparto avanzato dei gialloblu ha visto il ritorno di un bomber in cerca di riscatto come Amauri, che tanto bene aveva fatto al “Tardini” un paio d’anni or sono. Oltre all’oriundo, dal mercato sono arrivati due giovani dalle qualità eccelse, chiamati a dimostrare in un campionato difficile come quello italiano tutte il loro talento. Un compito certamente non facile per Pabòn e Belfodil.
LA STELLA
Jonathan Ludovic Biabiany: tornato definitivamente all’ovile, il francesino classe 1988 ha passato a Parma le più belle stagioni italiane. Se all’Inter e alla Sampdoria aveva trovato parecchie difficoltà, in Emilia Biabiany ha sempre espresso al massimo tutto il suo potenziale fatto di corsa, tanta, accelerazioni e un discreto contributo in fase realizzativa. Dovrà essere ancora lui la stella di una formazione che vorrà ben figurare.
L’ALLENATORE
Roberto Donadoni: a Parma l’ex selezionatore della nazionale italiana sembra aver ritrovato quella dimensione positiva che gli aveva permesso di lavorare in maniera ottimale sia a Livorno che a Cagliari. Subentrato a metà dello scorso campionato a Franco Colomba, il tecnico lombardo ha trasmesso alla perfezione alla formazione emiliana il suo credo calcistico, realizzando un piccolo capolavoro. Il compito più difficile sarà quello della conferma di una squadra che ha tutto per ben figurare anche in questa stagione.
PROBABILE FORMAZIONE
VOTO ALLA SQUADRA: 6,5
L’allenatore c’è, l’organico anche: il Parma potrebbe ripetere la bellissima avventura intrapresa la scorsa stagione, sorprendendo tutti. Molto bene difesa e centrocampo, bisognerà capire il reale potenziale di un attacco che promette scintille, ma chiamato all’esame della prova pratica.