Home » La Serie A che torna… il Napoli

La Serie A che torna… il Napoli

Continua il nostro tour tra le squadre di Serie A. Ogni giorno vi presentiamo 2 squadre con tutte le informazioni: i punti di forza, i punti deboli, le stelle, le probabili formazioni e gli allenatori. Oggi è il turno del Napoli di Walter Mazzarri.

Continua il nostro tour tra le squadre di Serie A. Ogni giorno vi presentiamo 2 squadre con tutte le informazioni: i punti di forza, i punti deboli, le stelle, le probabili formazioni e gli allenatori. Oggi è il turno del Napoli di Walter Mazzarri.

Dopo una stagione a due facce: brillante in Europa e sotto tono in Italia il Napoli di De Laurentiis parte fra le immediate inseguitrici della Juventus in questa stagione e senza il peso della Champions League pensa di poter sognare in grande. Perso Ezequiel Lavezzi, finito al PSG, il Napoli ha riscattato Pandev e affiancato a lui il giovane Lorenzo Insigne, tornato alla base dopo la trionfale stagione a Pescara. In mezzo al campo è arrivato invece Behrami a dar muscoli e forza, mentre in difesa l’altro ex viola Gamberini porta esperienza e centimetri in una retroguardia dove Britos e Fernandez sembra ancora soffrire. Bigon è comunque alla caccia di almeno due giocatori, esterno e vice-Cavani, che potrebbero far fare al club partenopeo il definitivo salto di qualità.

LA DIFESA: voto 7 – Cannavaro e Campagnaro sono una garanzia, ma a preoccupare è il terzo elemento. Al momento Britos sembra essere il titolare, ma l’uruguyano dopo una stagione sfortunata a livello fisico appare ancora in ritardo di condizione. Il giocatore è comunque valido e ha grande voglia di dimostrare al pubblico di Napoli le sue qualità che lo resero un pezzo pregiato del mercato appena un anno fa. Alle spalle del trio titolare ci sono gli esperti Aronica e Grava, che danno ampie garanzie, mentre Fernandez ancora fatica a dimostrare le qualità che ne fanno un titolare della nazionale argentina. Troppo spesso il giovane sudamericano va in difficoltà contro avversari rapidi nello stretto, come dimostrato a Pechino in Supercoppa. Dal mercato infine è arrivato Gamberini, difensore solido e concreto che sin dalle prime uscite ha dimostrato di poter valere i titolari ed essere un ricambio all’altezza in una stagione molto lunga.

IL CENTROCAMPO: voto 8 – Quella del Napoli è una delle migliori linee mediane della Serie A. Superiore al momento c’è solo quella della Juventus. Inler sarà il regista di riferimento con al suo fianco Hamsik, nella nuova veste di mezzala offensiva e Behrami, arrivato da Firenze assieme a Gamberini, che porta forza e rapidità ad un centrocampo che lo scorso anno appariva lento in alcuni frangenti. Dietro questo trio ci sono Dzemaili e Gargano, che però potrebbe andar via dopo aver perso lo status di titolarissimo, e il redivivo Donadel, che dopo un anno ai box potrebbe tornare molto utile nelle rotazioni di Mazzarri. Un centrocampo che al momento appare quindi senza particolari punti deboli. Sugli esterni confermatissimi Maggio a destra e Zuniga a sinistra, ma è qui che si continua a lavorare sul mercato per dare al tecnico livornese più ampia scelta e maggiore rotazione: Dossena dovrebbe restare e far da vice al colombiano, mentre dal mercato dovrebbe arrivare un esterno destro che possa adattarsi anche alla fascia opposta. In caso di estrema emergenza sono comunque pronti Behrami o Aronica, che potrebbero essere adattati come esterni di centrocampo.

L’ATTACCO: voto 8 – L’addio di Lavezzi è stato difficile da digerire per i tifosi azzurri, ma la stella nascente di Insigne potrebbe presto oscurare il ricordo dell’argentino, artefice dei successi partenopei degli ultimi anni. Lorenzinho o Lorenzo il Magnifico – come è stato ribattezzato – ha completamente convinto Mazzarri e si candida a essere una delle grandi sorprese della prossima stagione. Nonostante questo il suo ruolo, almeno inizialmente, sarò quello di riserva di Pandev. Il macedone è stato riscattato dopo l’ottima stagione in prestito e ha preso il posto di Levezzi alle spalle del bomber Cavani, dimostrando un ottimo feeling con il sudamericano e una maggiore propensione al gol rispetto al neo-parigino. L’unico neo è rappresentato da Edu Vargas: il cileno fa fatica e ha chiesto di essere ceduto per giocare con più continuità. Al momento la sua partenza è però bloccata, ma se arrivasse il vice-Cavani che manca, il giovane sudamericano potrebbe partire in prestito per crescere.

LA STELLA:

Edinson Cavani – L’uruguayano è senza dubbio il giocatore simbolo del Napoli, il trascinatore che con le sue reti può rinverdire i fasti del Napoli di Maradona. I numeri del resto parlano per lui: 67 reti in 96 partite ufficiali con la maglia azzurra del Napoli sono un ottimo biglietto da visita. Cavani inoltre rappresenta un giocatore fondamentale per il modulo di gioco di Mazzarri perché apre gli spazi agli inserimenti di trequartisti e centrocampisti, trasformandosi anche in uomo assist. Non è un caso se le big di tutta Europa lo sognano e se il Napoli è ben intenzionato a blindarlo ulteriormente con un nuovo contratto più ricco che dovrebbe placare le sirene estere.

L’ALLENATORE:

Walter Mazzarri – Dopo una modesta carriera da giocatore, con appena 33 gettoni in Serie A, il tecnico Livornese viene preso sotto l’ala protettrice da Renzo Ulivieri che lo porta con se come vice prima a Bologna e poi a Napoli. Nel ’99 si separa dal ‘maestro’ e si vede affidare la squadra primavera degli emiliani in cui resta due stagioni prima di provare il grande salto alla guida dell’Acireale in C2. Inizia da qui la scalata che lo vede prima alla guida della Pistoiese in C1 e poi al Livorno in B, che guiderà alla promozione, e infine la Serie A con la Reggina: qui Mazzarri farà un vero e proprio miracolo partendo da -15 (poi ridotti a -11) a causa di Calciopoli e conquistando la salvezza all’ultima giornata. Arriva così la Sampdoria dove dopo un anno brillante, Mazzarri vivrà le prime difficoltà con un campionato al di sotto delle aspettative. Nel 2009 arriva però la chiamata del Napoli con cui conquista subito l’Europa League e l’anno successivo la Champions League, in cui il Napoli ben figurerà fino ai quarti di finale quando verrà eliminato dal Chelsea poi campione. L’ultima stagione si conclude con la vittoria della Coppa Italia, primo trofeo del dopo Maradona. Mazzarri ha uno schema fisso che è il 3-5-2 che può poi variare con l’inserimento di uno o due trequartisti dietro un’unica punta e il passaggio della linea mediana a 4. Immutabile invece la difesa che resta sempre, o quasi, a tre.

PROBABILE FORMAZIONE:

VOTO ALLA SQUADRA: 8 – Dopo la Juventus è una delle maggiori candidate alla vittoria dello scudetto, specialmente se riuscirà a completare l’organico con le due pedine che mancano. La squadra sembra aver ormai raggiunto la maturità necessaria per fare il definitivo salto di qualità e puntare così al vertice in Italia. La distrazione dell’Europa League non dovrebbe pesare quanto lo scorso anno fece la Champions, anche perché il Napoli sembra puntare sopratutto sul campionato lasciando che la coppa sia un laboratorio utile per provare qualche esperimento e dar spazio a chi gioca meno. Difesa solida, centrocampo nettamente rinforzato e un attacco dove Cavani e Pandev danno ampie garanzie in termini di prestazioni e gol e Insigne è in rampa di lancio per essere inserito fra i campioni del domani. L’unico problema potrebbe arrivare dalle pressioni di una piazza caldissima e affamata, che spesso però esige troppo dai suoi beniamini. Toccherà a Mazzarri e De Laurentiis riuscire a trasmettere serenità allo spogliatoio e all’ambiente, compito non facile visto il carattere fumantino