Il pupillo di… Stephane Panetta

Diciottesima puntata della nuova rubrica di Mondopallone.it, “Il pupillo di…”. Siamo lieti di presentarvi il pupillo di ognuno di noi, quel calciatore che ci ha fatto nascere da bambini la passione per questo sport o semplicemente quel giocatore che ci ha regalato emozioni e fatto sognare. Per tutto il mese di agosto vi terremo compagnia con una chicca personale di chi ogni giorno vi informa con estrema professionalità su quello che succede nel mondo dello sport in Italia e all’estero. Lo riteniamo anche un modo come un altro di conoscerci più a fondo… Buona Scoperta!

IL BAMBINO PRODIGIO – Per rendersi conto che Sebastian Giovinco fosse un predestinato del calcio, bastava vederlo giocare, fin da bambino. Fin dalla sua prima partita. E io l’ho vista, quella partita. Ero l’allenatore della squadra avversaria, e Seba mi incantò per la naturalezza delle sue giocate, per la padronanza del pallone quasi impressionante per un bambino di soli 7 anni. Provai a portarlo in squadra con me, riuscii anche a farlo venire per una settimana in prova, ma anche un cieco si sarebbe accorto di lui e la Juve lo chiamò, per farne uno dei giovani italiani di maggiore talento. Ora confesso che un po’ mi emoziono, nel vederlo giocare. Ho avuto la fortuna di vedere anche Acquafresca e Lanzafame, da bambini: un’annata particolarmente prolifera di giocatori talentuosi, quella dei nati nel 1987, a Torino. Giovinco ha sempre avuto quel qualcosa in più. Altri potenziali talenti si sono persi per strada, a dimostrazione che non basta avere i piedi buoni. Ci vuole testa. Un esempio perfetto per stimolare altri giovani calciatori nel dare il massimo per inseguire il loro sogno. Perché lo sappiamo tutti, diventare un calciatore è il sogno di ogni bambino.

ESSERE ALL’ALTEZZA – Giovinco si è ritagliato proprio nell’ultima stagione un ruolo da protagonista nella massima serie. Buona parte del merito è suo, perché fin da bambino ha dovuto fare i conti con un fisico non esattamente statuario, ma la sua tenacia lo ha portato a diventare quello che oggi conosciamo. Lo sa bene anche la Juve, che probabilmente per la stessa ragione (il fisico) lo ha spedito a Parma, salvo riprenderselo a caro prezzo nell’ultima sessione di mercato, secondo precise indicazioni di Conte. Ora tocca a Seba dare la dimostrazione di poter essere protagonista anche con la maglia bianconera, come lo è sempre stato finora nelle squadre in cui ha militato. A partire dalla stessa Primavera bianconera, nella quale ha raccolto trofei a ripetizione prima di approdare all’Empoli, dove si fece notare nella sua prima esperienza da professionista. Anche a Parma, Giovinco è stato determinante. E’ storia recente, una storia che parla anche della convocazione da parte di Prandelli per Euro 2012. Seba era già stato una colonna dell’Under 21, speriamo lo diventi presto anche per la Nazionale.

Ho tifato anche Del Piero, pur non essendo juventino. Un signore del calcio. Come ce ne sono stati pochi, nella storia. Tiferò Giovinco sempre, a prescindere dalla maglia. Perché per me è il simbolo di chi ce l’ha fatta grazie a un dono innegabile, ma soprattutto grazie alla sua caparbietà nel voler realizzare il suo più grande desiderio.

PUNTATE PRECEDENTI:

18 Agosto – Giovanni Starita per Igor Protti
17 Agosto – Elia Modugno per Sebastian Frey
16 Agosto – Stefano Pellone per Careca
14 Agosto – Marco Macca per Ronaldo
13 Agosto – Michele Pannozzo per Andrea Pirlo
12 Agosto – Alessio Milone per Leandro Cufré
11 Agosto – Dario Camerota per Abel Balbo
10 Agosto – Tommaso Maschio per Lajos Detari
9 Agosto – Marco Iannotta per Andryi Schevchenko
8 Agosto – Leonardo Puccinetti per Matthew Le Tissier
7 Agosto – Dario Alfredo Michielini per Andy Carroll
6 Agosto – Michael Braga per Fatih Tekke
5 Agosto – Luca Lattanzi per Joel Campbell
4 Agosto – Leonardo Peruzzi per Nuri Sahin
3 Agosto – Michele Pannozzo per Manuel Rui Costa
2 Agosto – Francesco Mariani per Yoann Gourcuff
1 Agosto – Demetrio Bertuletti per Hristo Stoitchkov